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NOTTING HILL regia di Roger Michell

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kafka62     5½ / 10  09/05/2018 15:52:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In "Notting Hill", questa sorta di "Cenerentola" alla rovescia, di "Vacanze romane" anni novanta, quello che è sorprendente è che tutto, dalla trama agli attori principali, dall'atmosfera del racconto ai personaggi secondari, risulta esattamente come ci si aspetta che sia, tanto gradevole quanto prevedibile e scontato. Che si tratti di un film studiato a tavolino, lo dimostra il fatto che autori e interprete maschile sono gli stessi di "Quattro matrimoni e un funerale" (e la pubblicità ce lo ha rammentato con pedantesca ossessività), la Roberts, ex "Pretty Woman" è un'esperta di amori interclassisti, e gli squinternati amici di Grant ricordano troppo la bizzarra compagnia che bazzicava nelle cerimonie nuziali del film di Newell. Da questo a dire che il film è brutto e malriuscito ovviamente ce ne corre. Anzi, all'inizio esso ci regala alcuni bei momenti di intelligente humour britannico e alla fine ci tiene in ansia per la sorte dei personaggi come se non sapessimo che l'happy end tra Grant e la Roberts è altrettanto inevitabile dell'affondamento del transatlantico in "Titanic". Piuttosto, quello che dà fastidio (ma ciò è comune ormai a più della metà delle commedie sentimentali in circolazione) è il tono dolciastro, buonista, interclassista (non voglio di proposito usare il termine politically correct) che si respira in tutte le sequenze, girate peraltro in maniera anonima dall'anonimo Roger Michell, come se la preoccupazione maggiore degli autori fosse quella di rendere la love story tra la famosa attrice di Hollywood e l'oscuro libraio londinese la meno problematica e impegnata possibile. Una favola rosa appunto: e il botteghino, come nelle previsioni, ha dato loro ragione.