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ANT-MAN regia di Peyton Reed

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  04/12/2015 11:41:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chi conosce il mondo dei comics sa benissimo quanto Ant-Man sia un personaggio, per lo meno alle nostre latitudini, poco conosciuto e considerato. Lascia quindi piacevolmente colpiti il successo ottenuto dal supereroe in miniatura; sarà che ormai la Marvel è diventata una garanzia per gli afiçionados del genere che tendono a non perdersi nemmeno un titolo, ma il merito va anche a Peyton Reed ed ai suoi sceneggiatori, capaci di cesellare un mondo fantastico attraverso un racconto avventuroso il giusto, che pur stereotipato nei suoi sviluppi riesce a divertire senza patema alcuno.
Il tratto più drammatico di altre pellicole supereroistiche viene praticamente annullato in favore di un piglio leggero, in cui viene riversata un' abbondante dose di verve umoristica. Paul Rudd è sicuramente bravo nell'affrontare questo ruolo ben affiancato da Michael Pena, spalla comica decisamente azzeccata, mentre il lato più serioso viene affidato al Dottor Pym, ovvero un Michael Douglas molto convincente. Completano il quadro principale la bellezza di Evangeline Lilly e la bastardaggine del cattivo di turno, ovvero Il Calabrone di Corey Stoll. In realtà il villain è da annoverarsi tra i punti deboli della pellicola, nonostante aderisca bene ad una serie di coreografie di combattimento in cui le peculiarità delle tute miniaturizzanti vengono utilizzate nel migliori dei modi.
Resta abbastanza insulsa la descrizione più intima del protagonista, ovvero l'ex scassinatore Scott Lang, che dopo essere finito in carcere perde moglie e figlia. Un risvolto comunque utile per capire qualcosa del passato dell'uomo, prima che si tramuti nell'ennesimo personaggio del meraviglioso mondo ideato da Stan Lee (immancabile il suo cameo) e compagnia bella. Gli agganci con la realtà degli Avengers sembrano segnalare una possibile continuity tra le storia del minuscolo combattente e quelle dei ben più celebri colleghi.