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DARK PLACES - NEI LUOGHI OSCURI regia di Gilles Paquet-Brenner

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Rollo Tommasi     7½ / 10  26/03/2016 11:39:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il plot affonda nei recessi più angusti ed inquietanti del degrado sociale delle periferie americane, e già solo per questo merita l'attenzione del cineasta; bisogna precisare che la storia in sè potrebbe apparire inverosimile, vista la posta in gioco e la netta escursione descrittiva tra personaggi eccessivamente angelici ed altri di autentico, irredimibile spessore criminale.
L'interpretazione di Charlize Theron - attrice favolosa ma scelta non casualmente a far parte del cast, considerati i tragici vissuti familiari che la hanno riguardata di persona - e della madre, una complessa Christina Hendricks, funzionano ed imprimono nella memoria dello spettatore sguardi penetranti di svariate cromature, di odio, risentimento, dolcezza, amore, sfida al mondo.
La soluzione del caso è forse intuibile, ma "Dark Places" si propone scopi narrativi diversi e più alti: l'allestimento crime è solo il pretesto per ambientare un dramma sociale, che si confronta con le dinamiche della povertà e dello sfruttamento della disperazione, e che sviluppa una critica sistemica sulla mancanza di solidarietà tra le persone ed il vuoto di rimedi ai veri "luoghi oscuri" che si annidano nell'anima umana.
Inserito in questa più sfumata dimensione di genere, il film riesce ad appannare certi difetti di costruzione, a partire da una regia acerba (ed una sceneggiatura discontinua) e da un cast non complessivamente all'altezza della recitazione delle due protagoniste assolute (Theron e Hendricks).
Le lentezza non è mai soporifera, come, invece, da molti utenti denunciato. Anzi, il ritmo scelto da Gilles Paquet-Brenner è una delle note più positive della pellicola.
Promosso con poche, oneste riserve.


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