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AFTER PORN ENDS regia di Bryce Wagoner

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  01/09/2015 11:34:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Documentario poco coinvolgente questo di Bryce Wagoner; dedica statica al mondo dell'hardcore nel momento in cui il sipario cala su talami in cui si è consumata ogni genere di trasgressione.
La vivacità espressiva/contenutistica è ai minimi termini per quanto le storie degli intervistati sulla carta siano interessanti.
Purtroppo (due esempi a caso) la malattia della siliconatissima Houston o la "conversione" di Rayelene lasciano il tempo che trovano, non riuscendo certo a toccare le corde emotivamente più profonde.
A spiccare semmai è il ritratto di un mondo potenzialmente devastante soprattutto per le donne, tutte con a carico storie meste di umiliazioni e gravi dipendenze.
Del resto il porno guadagna soprattutto attraverso la mercificazione del corpo femminile mentre l'uomo è un mero completamento difficilmente sovraesposto dal punto di vista mediatico.
Il comportamento con i figli è eloquente a tal proposito: gli uomini mostrano un buon rapporto con essi, le donne si preoccupano di come verranno giudicate dai loro pargoli e di come questi verranno accolti dal mondo esterno. Un'analisi sociale inattaccabile e probabilmente involontaria, di certo la cosa più riuscita dell'intero girato; mentre gli attori giocano a golf o si dedicano alla realizzazione di simpatici modellini, il mondo femminile (soprav)vive nel disagio. A partire da Asia Carrera, fuggita nelle campagne dello Utah per sottrarsi alle tossicodipendenze e a una notorietà troppo pesante da sopportare.
Urge ammettere che non tutto è vissuto in modo negativo. Seka o Tiffany Million ricordano ciò che è stato con massima serenità, benché le due ex-pornostar abbiano lavorato in epoche lontane da quelle dell'attuale mondo a luci rosse, sicuramente più logorante e spietato.
Tra piccoli e grandi drammi, gioie, rimpianti, sorrisi e reminiscenze di vario genere la capacità di attirare l'attenzione resta però piuttosto bassa. Prodotto destinato ai fans incalliti e non a curiosi o agli "interessati occasionali".