Febrisio 6 / 10 12/09/2015 14:12:36 » Rispondi Vuoi essere davvero il primo e vero film sulla boxe? Bene, esci da questo corpo e umanizzati Fuqua.
Southpaw, che non so, e non cerco nemmeno, cosa significhi questa parola, titolo della pellicola presentata anche al Festival di Locarno. Punta troppo al melodramma, escludendo di quest'ultima una parte importante, i rapporti umani, qui farciti di discorsi assai superficiali, finti profondi. Quando questo capita, alla lunga anche le cose più banali vengono a galla, e purtroppo mi rimane il ricordo di una farsa. Mi vengono in mente ora a caso, una serie di gesti che ne abbassano la credibilità.
Il fatto ad esempio che l'avversario, di cui non sapremo praticamente nulla, se non qualche immagine di rito d'allenamento, è instupidito da un copione che non gli permette di chiedere scusa, anzi, verso il finale chiama pura putt... la moglie, dopo tutto ciò che è capitato. Umano se non altro. Senza dignità, e chi sale sul ring di dignità ne ha più di chi ne resta fuori. Ricordate il finale de "I migliori"? Dopo decine d'anni me lo ricordo ancora con emozione del quel gesto dell'avversario.
L'amico più fedele, quello dell'orologio per intendersi, lo si vede in un paio di scene. È praticamente assente, qualcuno sa il nome del grande amico? Eppure anche nel finale, c'è un team e amici cari (compreso "l'orologiaio") che ricompaiono per magia. L'allenatore spara qualche chicca filosofica, perchè il tempo è tiranno, difatti il ritmo è abbastanza veloce, quindi non vi annoierete, ma non sapremo praticamente nulla nemmeno di lui. Però beve. La risata mi è scappata quando per esagerare il melodramma, in tribunale al protagonista non gli fanno nemmeno abbracciare la figlia, anzi lo stramazzano su di un tavolo davanti ai suoi occhi. Grandiosi. Il fatto che non si sa nulla di chi abbia sparato, boh... ma poi ce ne sono altre, che ora non mi ricordo...
l'omicidio della moglie, depressione e declino, l'abbandono di chi gli stava vicino e manager, il tribunale, la lunga riconciliazione con la figlia, l'allenamento, il rapporto con la palestra e allenatore, la rivincita.
Per ognuno di questi, si riuscirebbe a farne un film, ma Southpaw riesce bene a fare tutto, non vi annoierete... in modo compresibilmente superficiale.