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DOVE ERAVAMO RIMASTI regia di Jonathan Demme

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  16/09/2015 00:59:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film interlocutorio di Demme e' sempre superiore all'80 per cento della produzione attuale, sempre che il tempo e la vita siano dalla sua parte, viste le sue pessime condizioni di salute (V. Mostra del cinema di Venezia, pochi giorni fa). Anche se da diverso tempo ricorre temi ampiamente sfruttati, lo fa con uno stile e un rigore unico, pur nel ritmo scanzonato del film. Ovviamente Meryl Streep e' una Ricki superlativa, che oscura fuoriclasse come Kevin Klein (un po' sottotono) e mette suo malgrado in risalto Audra McDonald e il redivivo Rick Springfield, ex idolo delle teenagers degli anni 80", un po' il Bon Jovi della sua generazione. Strapiace questa Mamma Rock costretta per non scontentare nessuno di cantare Lady Gaga dopo aver cantato un hit di Tom Petty, il che la dice lunga sul concetto perverso di "modernita'". Piace con le sue debolezze, ingenuita', recriminazioni, come qualcuno che cerca tardivamente il suo ruolo "perduto e/o ritrovato". L'exploit rock and roll in un matrimonio da mummie e' uno dei momenti veramente liberatori del cinema. Un film che plasma il suo finto ottimismo mettendo a nudo l'ipocrisia "di facciata" davanti a un padre/ex marito "regolare" che tiene erba in frigorifero senza curarsi di una figlia depressa e fuori della norma domestica. Demme ha fatto molto di meglio, ma come commedia anti-litteram e' perfetta