suzuki71 8½ / 10 27/09/2015 22:45:43 » Rispondi Bellocchio incontra Sorrentino e sforna un film che inizia noioso e disinteressato, alle prese con la solita denuncia della Chiesa perversa e contronatura, per poi cambiare totalmente registro: ai giorni nostri, il film diventa improvvisamente sfuggente, grottesco a tratti, enigmatico e realissimo, dalla sceneggiatura misteriosa: è la sua cifra e la sua potenza. Se solo Sorrentino imparasse a non voler per forza andare a fondo nei suoi concetti: qui le immagini bellissime (Ciprì, una garanzia) si prestano a evanescenze, suggestioni, ambiguità sulla Bellezza e sulle perseveranze dei cicli e ricicli, per lasciarci - in un convincente crescendo - alla fine quasi estasiati di fronte a tanta sfuggevolezza. p.s. il cameo di Filippi Timi è stu-pen-do!