caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

INSIDE OUT regia di Pete Docter, Ronaldo Del Carmen

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Arkantos     10 / 10  17/03/2016 00:31:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo quel delirio di Tarzan 3D, ritorno in me... inizio subito a recensire questo magnifico film che mi ha fatto venire un po' di nostalgia verso Osmosis Jones: lo so, centra poco, è un semplice flash di un atlantideo come me.

ATTENZIONE SPOILER AMMAZZA-FILM!!!

Inside Out non è facile da recensire, o almeno, non lo è per me, visto che tratta argomenti molto profondi; cerco di motivare il più possibile il mio parere positivo.
Nonostante io abbia commentato solo pochi film della Pixar TAAANTO tempo fa li ho visti praticamente tutti, con la dovuta eccezione di Ribelle e Il viaggio di Arlo; fatto sta che ultimamente lo studio... Boh! Cars 2 e Monsters University, per quanto siano stati un buon passatempo, non mi davano una morale profonda e appena visti me li dimenticavo con facilità.
Questo film mi ha fatto recuperare un po' di fiducia verso questo studio; credetemi, non trovavo un film d'animazione così stupefacente dai tempi in cui ho visto chissà quanti anni fa "I pantaloni sbagliati" della Aardman, che per tanto tempo consideravo come l'unico film d'animazione da 10... Non vi preoccupate, al 250° commento lo commenterò.

Partiamo dalla struttura generale della mente di un personaggio (d'ora in poi dirò Riley, ma gli animatori si sono sbizzarriti fino ad applicarla pure agli animali), dotato di un subconscio (dove sono presenti le paure), la memoria a lungo termine (che, detta in parole povere, non è altro che un archivio di "cortometraggi" che sono i ricordi), Immagilandia con tutte le fantasie possibili, un abisso (dove vengono dimenticati i ricordi), la produzione dei sogni (magnifica l'idea dello studio cinematografico) e ovviamente non può mancare il quartier generale, dove le emozioni fanno agire Riley con un computer che diventa con l'età sempre più complesso: giusto per dirvi, alla nascita è solo un pulsante gigante, quando si arriva alla fine del film possiede molti più tasti, che non fanno altro che gestire in modo più o meno l'evidente il suddetto sentimento o determinare varie azioni (vedasi il tasto della pubertà su Riley o il "pugno di ferro" del suo papà).
Ma non solo, il film è riuscito ad avere alcuni colpi di genio: come può una persona fischiettarsi una canzone dalla melodia trascinante o avere un ricordo vago quando fa qualcosa? Semplice, si prende il ricordo dalla memoria a lungo termine che va verso un tubo, va al quartier generale e un fascio di luce lo proietta. Come facciamo ad avere gli incubi? Deve arrivare qualcosa che non è previsto dal copione della fabbrica dei sogni. Castore, inoltre, mi ha detto che studiare la sera è meglio rispetto alla mattina perchè ciò che ha studiato va nella memoria a lungo termine durante il sonno, e guarda caso è così anche nel film!
Ovviamente ci sono altri due aspetti importantissimi: i ricordi base e le emozioni.
I ricordi base sono quei ricordi così influenti da poter definire, tramite delle isole, la personalità di Riley (un po' ciò che è successo a me con Kill Bill ed altri magnifici film): ad esempio la sua prima partita di hockey ha avuto un influenza tale da formare l'isola dell'hockey, e grazie ad essa Riley ha la passione verso questo sport. Anche loro, come i ricordi, possono andare nell'abisso.
Le emozioni, invece, permettono di gestire il comportamento di Riley (grazie al computer) e sono Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto.
1 = Gioia è colei che da la felicità, i movimenti facciali sono perfetti (e ciò servirà...) e devo dirlo, la trovo affascinante: sì, ho un debole per le ragazze dai capelli blu. In me si manifesta quando guardo film come questo.
2 = Tristezza... Beh, da tristezza, ma come vedremo non è un sentimento da sottovalutare. Di solito coi film che hanno scene drammatiche non si manifesta su di me, ma con questo... Ve lo dirò più avanti.
3 = Rabbia, che mi ricorda un po' il protagonista di Super Meat Boy, è colui che le dà la giustizia. Si manifesta quando guardo film di me.rda!
4 = Paura permette a Riley di scampare ai pericoli... Non so perchè, ma mi ricorda Panico di Hercules; tra l'altro, è protagonista di una delle scene migliori del film. Si è manifestata quando so che un seguito su questo film è possibilissimo, ma al tempo stesso l'esperienza mi dice che un seguito di un film da 10 molto spesso si presenta inferiore.
5 = Infine Disgusto, ad esempio, le conferisce schifo quando vede i broccoli per salvarla da eventuali avvelenamenti. Più che altro si è manifestata quando vedo gli effetti speciali dei monster-movie dell'Asylum.
Come vediamo, infatti, nessun emozione è esclusivamente positiva o esclusivamente negativa, per far vivere in armonia Riley servono tutte le emozioni che si avvicendano, la mancanza di una di esse può rivelarsi fatale.

Vi rendete conto? Non ho ancora parlato del film in sé! Perchè ho fatto sto spiegone? Per dirvi che la struttura di base è OTTIMA! Una struttura semplice quanto funzionale, non è stato tralasciato nulla al caso!
Ok, ora possiamo parlare dell'aspetto tecnico e poi della storia.
La particolarità delle 5 emozioni è che non hanno le classiche texture che vengono eventualmente ricoperte di pelo, ma hanno un aspetto molto particolare: sembra che abbiano una leggera peluria su tutto il corpo ma al tempo stesso sembra discostarsi da essa, assomigliando di più a una sorta di puntinismo (a proposito, la scena della scorciatoia strizza l'occhio al cubismo e a Kandinskij), mentre Gioia ha l'aggiunta di un aura dinamica che cambia con gli oggetti intorno.
E poi parliamo della fotografia, dove il mondo reale ha colorazioni che man mano si ingrigiscono, mentre il mondo della mente è sgargiante... Sì, cari raghi, qua la fotografia mutevole ci sta! Questo perchè in Inside Out l'ingrigimento del mondo reale è dovuto a Riley che gradualmente diventa sempre più cupa, e poi è anche perchè non viene mescolata: la fotografia di Riley non viene scambiata con quella della mente o viceversa a ogni inquadratura, ma rimangono nei loro mondi. Per non parlare poi del sonoro, che riesce a rendere inquietanti i rumori delle isole della personalità che man mano cedono.
E stavolta bisogna dare pure un merito al doppiaggio italiano, che per una volta usa solo doppiatori professionisti e non, chessò, la terribile tuttologa Littizzetto e, credetemi, la differenza la noterete subito!

Finalmente parliamo della storia.
Per dirla in modo generale, giusto per ricordare gli insiemi di matematica, ho visto sulla pagina italiana di Facebook del film un diagramma di Venn dove il primo insieme era quello di Gioia, il secondo quello di Tristezza: la loro intersezione (dove ci sono entrambi gli insiemi) è ciò che è questo film (come anche altri della Pixar), un alternanza di momenti spassosissimi con battute geniali e personaggi carismatici uniti a momenti così drammatici che buona parte di essi mi ha fatto star male per settimane intere!
Cominciamo con le parti divertenti del film: non andate via subito quando finisce il film (ma perchè dico sta frase se ho già avvisato di spoiler?), molte di esse sono contenute nei titoli di coda, dove vengono osservate le menti dei vari personaggi secondari, come il pizzaiolo o gli animali.
Oppure basti pensare al papà di Riley che pensa alla partita di calcio e la madre a un fotomodello che gli tende la mano! Per non parlare poi di Paura che commenta i sogni nella stessa maniera del Nostalgia Critic criticando la pessima recitazione o gli stereotipi, poi la faccia che fa quando vede il cane spezzarsi in due o l'unicorno dicendo "buuuuu, scegliete una trama!" fa schiattare!!! XD
Se dobbiamo pensare invece ai personaggi simpatici, uno di questi è senz'altro Bing Bong, un amico immaginario di Riley con la conformazione presa da vari animali: Bing Bong è un personaggio che nella sua immediatezza riesce ad essere uno dei più carismatici del film, questo anche perchè ne abbiamo avuto uno tutti noi (il mio è ancora vivo e vegeto!).
E proprio con questo personaggio passiamo alle parti drammatiche, infatti Bing Bong, insieme a Gioia, è caduto nell'abisso quando quest'ultima ha provato a usare il tubo che prende i ricordi per ritornare al quartier generale: a un certo punto ritrovano il carretto che funziona col canto e con esso cercano di uscire dall'abisso, per quanto Bing Bong abbia già perso qualche arto; nel tentativo finale, per aiutare Gioia ad uscire, lui scende dal carretto e dici "NO.... NOO!!... Non voglio neanche crederci!" (sì, ho scomodato Yotobi) e lì il rischio di piangere caramelle è moooolto alto.
E non solo: sempre nell'abisso, prima dei tentativi di fuga col carretto, Gioia riesce ad avere un interpretazione magnifica; nel film non è la prima volta che tira fuori un espressione drammatica, ma appena l'ho vista salire su un cumulo di ricordi perduti per tentare di uscire dall'abisso, rassegnarsi ascoltando ciò che ha detto Bing Bong, sentendosi sconfitta e vedendola piangere, lì ci sono rimasto DI SASSO (mi veniva pure da piangere a dirotto, ed è raro che mi emozioni con un film), una delle scene più belle che abbia mai visto non solo in sala (che era pure abbastanza chiassosa, ma in quel momento il silenzio si fece tombale), ma pure una delle più belle che abbia mai visto in tutta la mia vita, è una delle pochissime scene che non solo riesce a calamitarmi, ma pure a "sfondare" lo schermo (tant'è che la considero ancora più bella della scena dove muore Bing Bong!!!), e tutto ciò è stato accentuato dall'atmosfera e dalla musica "Tears of Joy" di Giacchino: persino Gioia, con tutta la sua positività, si sente rassegnata e disperata per il futuro di Riley in quel posto buio (considerate che è stata la prima emozione di Riley, quella che l'ha resa felice per tanti anni, il suo forte legame con Riley si nota nella dolcissima scena dove lei "pattina" imitando i movimenti della bambina) ma, vedendo un ricordo, nota che la gioia della bambina è nata da un momento triste, capendo l'effettivo significato di Tristezza: la compagnia. Infatti la sua tristezza è stata tramutata in gioia grazie agli amici, rendendolo un ricordo felice.
"... Volevo solo che Riley fosse felice."
Da lì ritrova la forza che aveva perso per ritornare insieme a Tristezza e Bing Bong al quartier generale e... Il resto l'ho già spiegato. Il personaggio che considerava meno utile (la scena più simbolica è quella dove Gioia relega Tristezza dentro un cerchio, e molti di noi abbiamo compiuto questo errore) qua diventa la chiave per risolvere il problema di Riley: la depressione e l'apatia. Infatti Rabbia, Paura e Disgusto, per risolvere la mancanza delle isole della personalità, dei ricordi base e di Gioia (loro non sapevano dell'importanza di Tristezza), avevano cercato infatti di riportarla in Minnesota, ma invano; il computer è diventato ingestibile e di colore grigio; anche qua difficilmente ho provato... Come dire... Così tanto stupore nel vedere una scena.
Quando Tristezza riesce a sbloccare i comandi del computer e chiede anche a Gioia di usarlo, esce un ricordo base mezzo giallo mezzo blu, e da lì Gioia capisce che i ricordi non sono più ben definiti, ma sono un misto di varie emozioni (ecco perchè il computer alla fine diventa più complesso) e che per affrontare i problemi non bisogna relegare o nascondere Tristezza (o un emozione qualsiasi) perchè non è un sentimento negativo, ma può aiutare perchè con essa Riley, proprio come nel ricordo che ha scoperto Gioia, può trovare qualcuno che la aiuta.

CHE POEMA!!!
Penso che abbia detto un po' tutto su quel che penso del film.
Consigliato? ASSOLUTAMENTE SI'! È un film molto educativo che da un bellissimo messaggio non solo ai bambini, ma anche agli adulti... E risulta anche molto più maturo rispetto a tantissimi altri film che si spacciano per tali! In particolar modo, dalla scena dove Gioia e Bing Bong sono nell'abisso, il film si eleva diventando pura arte: prima piangevo per le scene sull'abisso, poi nell'alternarsi delle scene tra Riley che vuole tornare in Minnesota e la consolle di comando che diventa grigia i miei denti battevano violentemente, poi piangere di nuovo per la scena dove Riley si ricongiunge coi genitori e infine ridere di sano gusto con le scene dei titoli di coda. E il bello è che il film non l'ho visto una volta, ma due, e anche nella seconda visione mi sono emozionato, forse anche di più rispetto alla prima; praticamente privo di difetti, anzi, uno c'è: che prima o poi finisce, ma, ahimè, è la norma coi film. Sono sicuro che, col tempo, verrà ricordato insieme a Wall-E e la serie di Toy Story come uno dei migliori prodotti della Pixar. Addirittura quando volevo riguardare una scena specifica per poi spiegarla meglio in questo commentone sentivo la mancanza del resto del film; tutte queste qualità gli permettono di avere il fatidico 10. Vorrei finire citando una frase di una persona che ha commentato questo film:
"Uno di quei film che riempe lo sguardo perchè è fatto benissimo e che riempe l'anima."
Arkantos  18/03/2016 00:11:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehm, preciso una piccola parte del commento...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER