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MAD MEN - STAGIONE 7 regia di Scott Hornbacher, Michael Uppendahl, Matthew Weiner e altri

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david briar     7 / 10  20/12/2017 01:00:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per quanto mi riguarda un calo netto: son belle diverse chiusure di episodi, in particolare quella del ballo fra Peggy e Don sulle note di "My way" di Frank Sinatra, e ovviamente quella su "Space Oddity" di Bowie. Un'altra nota di merito interessante sono alcuni dettagli riguardanti i personaggi di colore, in questo caso donne, che iniziano ad avere all'interno del mondo del lavoro rapporti paritari con i bianchi, ma che comunque presentano notevoli contraddizioni.
Però in generale, la stagione mostra forzatamente i personaggi che "mettono a posto le cose" in maniera piuttosto forzata , semplicemente perchè si sta andando verso la fine. Non si capiscono certe scelte, come quella di Ken; e nel caso di personaggi come Henry Crane, Salvatore Romano e Paul Kinsey, che in passato hanno avuto spazio, mi sarei aspettato sia un'uscita di scena più dignitosa nel caso di Crane, che un ritorno degli altri due per dirci che fine avessero fatto. Gli avvenimenti vengono buttati lì senza che si capiscano bene le motivazioni: gli unici "finali" che funzionano davvero sono quelli femminili: Peggy, in quanto il rapporto con Stan ha avuto molto tempo per crescere e quindi avviene in maniera perfettamente credibile; Joan, che agisce per reazione e per affermazione personale, risultando uno dei personaggi più riusciti in tutto l'arco narrativo delle 7 stagioni, essendo passata da comprimaria a protagonista.
Mi sarei aspettato maggior spazio al destino di Betty, buttato lì troppo facilmente, e anche relativamente a tanti altri nuovi e vecchi personaggi, come Ted Chaough, Megan, che pure non ho mai amato, ma è ingiusto lasciarli così come vengono lasciati.
Per quanto la stagione rimanga godibile, essa non crea nè pubblicità interessanti o memorabili come nelle stagioni precedenti, nè riflessioni particolarmente complesse sull'intreccio fra i personaggi. Trovo che il finale sia stato scritto in maniera un po' "facile", scegliendo le soluzioni più ovvie verso cui mandare i personaggi, ma senza giustificarle meglio, e non pensando a precedenti evoluzioni che le contraddicono.
L'ultima sequenza, per l'idea della Coca-Cola, rimane comunque una perla: usare la pubblicità di ieri per riflettere sull'oggi e sul domani, quando presente è uno dei punti di forza sulla serie su cui si doveva puntare di più in generale, e soprattutto in questa stagione.
Da vedere se si sono viste le altre, ma un po' scialba..