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EVEREST regia di Baltasar Kormákur

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lukef     8 / 10  03/10/2015 19:21:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo aver letto diversi commenti poco entusiasti e della "fredda accoglienza" (forse comprensibile) alla Mostra del Cinema, mi aspettavo una robetta superficiale... invece mi è piaciuto.
Pur non amando particolarmente la montagna, la storia mi ha coinvolto parecchio e portato a più di una riflessione. Didascalicamente, ne cito alcune:
- La passione per qualcosa che è solo sofferenza e non ferma grandi sportivi dall'andare incontro a morte o anche menomazione pur di portare a termine l'impresa.
- La raggiungibilità e l'irraggiungibilità della vetta. Siamo nel 1996, non nel 1924 di George Mallory. Siamo stati sulla Luna, abbiamo aerei commerciali che volano a 12'000 e passa metri... cosa vuoi che sia salire sopra una montagna? ..che momenti ci arrivi in elicottero. Eppure, anche a fronte delle tecnologie impiegate, quella natura rimane sempre così terribilmente crudele e mortale.
-La velocità con la quale la vita perde il suo valore.. Un giorno si è un gruppo di amici, si beve e si balla.. Si partecipa al più esclusivo degli eventi, 65'000 dollari per essere in cima al mondo. Il giorno dopo, tra la vita e la morte, forse non conviene fermarsi per qualcuno del tuo gruppo che sta morendo. Veder morire un amico dev'essere qualcosa di straziante, ma quando son 2, 3, 4.. Alla fine è già più normale, e comunque la cosa importante è salvare la pelle.. Tutto il mondo di affetti, pensieri, ricordi dei singoli individui si annulla nell'accettazione primordiale di quel che è la selezione naturale.

A parte questo, l'ho trovato ben recitato e i personaggi, pur non dicendo nulla di interessante, mi sono sembrati adeguatamente caratterizzati. Certo non è un film esente da cliché, anzi. Ma anche quei frasari prevedibili con le mogliettine di turno mi hanno ricordato come ognuno di quegli anonimi figuri avesse una storia alle spalle (cosa sicuramente coinvolgente).
Altra nota di merito, la fotografia e perfino il 3D. Solitamente mi da noia, fisica ed economica, ma in questo film si prestava egregiamente a riprendere la profondità di questi magnifici paesaggi… o forse mi hanno dato solo degli occhialini più puliti del solito.. Chissà.
Sottolineo infine che non si tratta di un film d'autore ne di un'opera di particolare valore artistico, ma certamente di una storia coinvolgente, ottimamente trasposta sotto diversi profili (tecnico, emotivo, etc). Comunque, da vedere.