caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

RITORNO ALLA VITA regia di Wim Wenders

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
hghgg     7½ / 10  08/10/2015 23:05:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be, l'ho visto soltanto io il nuovo film di Wim Wenders ? D'accordo in sala saremo state si e no 6 persone però un mezzo commento pensavo di trovarlo qui... "Il sale della Terra" ha ricevuto ben più impressioni e interesse, meritatamente, il che conferma un dato: Wenders negli anni più recenti ha creato moltissimo con la sua arte nell'ambito documentaristico, ha concentrato lì tutto il suo talento e lo splendido lavoro su Salgado è stato la consacrazione di tutto questo; per quanto riguarda i film invece credo che Wenders abbia dato il suo meglio da tempo ormai, in tanti grandissimi film degli anni '70 e '80.

Su "Every Thing Will Be Fine" che dire, estremamente drammatico, viaggio catartico e di crescita nei dolori di varie persone, due ore e venti di pianti, riflessioni interiori, cambiamenti, dolori, un po' uno strazio insomma, fino al liberatorio finale preceduto da momenti in cui Wenders spezza il cerchio del dolore riuscendo anzi a creare momenti di tensione vera e di ansia per il destino dei protagonisti; purtroppo Wenders è riuscito a farmi sentire qualcosa solo in quest'ultima parte e a sprazzi qua e la prima almeno nella sceneggiatura. Il film è drammatico eppure in qualche modo freddo, asettico, quasi non fosse realmente onesto e sentito, c'è poco della visceralità del vecchio Wenders o del recente Wenders documentaristico, è un film sapientemente costruito e di mestiere che sa raccontare bene il dramma ma non riesce a trasmettere grandissime emozioni ne riesce ad attorcigliare lo stomaco. Troppo spesso sono rimasto indifferente a scene sulla carta dolorose o strazianti. Un plauso invece alla sequenza del parco divertimenti, ottima, per la prima volta il tempo sembrava aver lenato le ferite ma la cappa del "Ora succede un disastro" che Wenders crea sopra quella scena è da antologia.

Poi "Every Thing Will Be Fine" è anche e soprattutto un film esteticamente straordinario ma era il minimo sindacale con Wenders, stiamo parlando dell'autore de "Il sale della Terra" e "Paris, Texas" quest'ultimo capolavoro con una delle migliori fotografie nella storia del cinema. Quindi il lato estetico mozza-fiato me lo aspettavo ma resta in ogni caso qualcosa di visivamente mostruoso. Certi paesaggi sono incredibili, quasi dei dipinti, scenografie indimenticabili esaltati dai colori e dalla fotografia.

Poi c'è una scena in particolare talmente bella da avermi commosso: quando Tomas è a casa di Kate, si alza dal divano, è l'alba, in quel momento la luce comincia a cambiare, illumina il viso dell'uomo e la stanza, quella particolare luce nascente crea un'atmosfera da brividi ed è una sequenza visivamente commovente, immensa per l'uso della luce e dei colori, mi ha tolto il fiato. La fotografia è quella di un capolavoro assoluto.

Nulla da dire nemmeno su come l'occhio esperto di Wenders coglie tutte queste straordinarie immagini, con più voglia e vitalità rispetto alla narrazione un po' spenta di una storia tanto triste.

In tutto questo un James Franco che è il volto su cui si regge l'evoluzione di un dramma lungo 12 anni, francamente l'ho trovato meno intenso di quanto sperassi anche se certamente ha capito perfettamente il tipo di ruolo che doveva interpretare, più sotto le righe di così si muore. Davvero molto brava Charlotte Gainsbourg lei si, intensa e credibilissima, straziante e commovente. Già ha un cognome che nemmeno il tempo di sentirlo e mi ritrovo a prostrarmi in inchini doverosi se poi lei mi tira fuori un'interpretazione così (e anche come cantautrice oh, non sarà il padre, ma non è affatto scarsa)... E mi è piaciuta anche la bella Rachel McAdams, devo dire perfetta nell'interpretazione del suo ruolo, naturale, credibile.

Completamente inutile l'esperimento 3D, questo è un film visivamente commovente che si gode fino all'osso semplicemente in 2D e alla fine tutto il resto è roba superflua che toglierebbe intensità a certe straordinarie immagini, tipo quella che ho citato prima.

Un bel lavoro a conti fatti, migliore di altri film recenti di Wenders, un po' troppo freddo, con un'aura "fittizia" che un po' smorza la potenza di questo lungo viaggio nell'elaborazione di un dramma. Si prende almeno mezzo punto in più per l'immensa fotografia, che finisce sul podio Wenderiano insieme ai due film sopraccitati.

Qualcuno potrebbe certamente trovarlo eccessivamente prolisso, capace di ritorcersi eccessivamente su se stesso, di sicuro molti lo troveranno noioso per via del ritmo a dir poco pachidermico, si dirò che si crogiola inutilmente nella sua drammaticità, potrebbe esser vero ma non manca di poesia e buoni spunti di riflessione anche se probabilmente per quella che è alla fine una trama semplice con uno sviluppo semplice è effettivamente un po' troppo prolisso.

In ogni caso a me non è affatto dispiaciuto, preferisco cento volte vedermi un documentario se voglio qualcosa del Wim Wenders recente (e cito di nuovo "Il sale della Terra" perché è un documentario straordinario) ma se fossero sempre tutti così i film di puro mestiere ne sarei ben felice.
Dompi  09/10/2015 18:42:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di Wenders non ho visto nulla a parte questo film ma quando ho visto questo mi sono davvero annoiato a morte, stavo malissimo. E' vero che ero già precedentemente annoiato e forse questo avrà influito però l'ho trovato solo un freddissimo e calcolato esercizio di stile, tecnicamente molto buono ma con nessuna emozione o sussulto. Mi sono avvicinato al film solo per la McAdams che adoro troppo, però boh, di lui guarderò sicuramente Paris Texas e Il sale della terra.
hghgg  09/10/2015 18:47:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si bravo, che sono tutta un'altra cosa, davvero. Ma anche il classicissimo "Il cielo sopra Berlino" eh. Questo lo capisco che possa annoiare, è un esercizio di stile un po' freddo emoziona solo con le immagini non è poco, però ti capisco benissimo.