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REMEMBER regia di Atom Egoyan

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  31/05/2016 11:09:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tempo è passato, ma il fantasma dell'Olocausto e di chi sterminò le loro famiglie incombe ancora su Zev e Max, ormai anziani, sopravvissuti ad Auschwitz e ora ospiti di una casa di riposo.
Urge agire subito, alla ricerca del criminale nazista rifugiatosi in terra americana sotto falso nome: per acciuffarlo c'è il piano minuzioso ordito da Max, il quale non può muoversi, ma può utilizzare Zev come braccio armato al fine di ottenere quella vendetta che modalità e tempistiche d'estradizione, troppo edulcorate e dai tempi pachidermici, sono da sconsigliarsi a chi ha un'idea di giustizia radicale ed il tempo a disposizione ormai in scadenza.
Non è una passeggiata visto che Zev, oltre ad ovvie difficoltà deambulatorie, è affetto da demenza senile, condizione che lo condanna a clamorosi vuoti di memoria. Una lettera -sulla falsariga del "Memento" di Nolan- funge da vademecum per rimettersi in moto ogni qualvolta il corto circuito mnemonico si inceppa.
Sono quattro i sospettati ed Atom Egoyan ci trascina in un thriller on the road anticonvenzionale in cui tutto sembra accadere al rallentatore, in linea con le limitate capacità fisiche del suo protagonista, capace di regalare attimi di commozione intensa grazie ad un Cristopher Plummer abile nel riportare il dolore per il passato e l'imbarazzo per una malattia tornata a negare quella dignità ritrovata quasi per miracolo dopo la prigionia.
La narrazione schematica e le tempistiche riflessive non lasciano spazio alla noia, ed il regista azzecca parecchie sequenze riuscendo a raggiungere un ottimo compromesso tra cinema popolare e quello d'autore. L'epilogo per nulla pacificatorio e assolutamente sorprendente è solo la ciliegina sulla torta di una pellicola capace di emozionare profondamente (l'incontro con uno dei sospettati all'ospedale è da brividi) o di far rivivere l'incubo del campo di concentramento in un'anonima casetta della provincia americana.
Egoyan torna su livelli a lui consoni anche grazie all'apporto di un cast in gran spolvero.