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TURBO KID regia di Francois Simard, Anouk Whissell, Yoann-Karl Whissell

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  22/02/2017 10:26:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diretto a sei mani da tre giovani registi "Turbo Kid" è, per stessa ammissione degli autori, un divertito omaggio al cinema anni '80. Partendo da uno spunto di natura apocalittica con chiari riferimenti tra "Mad Max" e "1997: Fuga da New York", pur disponendo di pochi mezzi, come la monotonia scenografica conferma, si raggiunge un risultato finale assolutamente convincente, con la vecchia ma sempre valida parabola del nerd tramutato in eroe quasi per caso.
Tra secchiate di sangue, abbondante ironia e un pizzico romantico che non guasta mai, il film risulta piacevole nonostante una prima parte non troppo convincente; probabilmente preparatoria sia per un secondo atto molto più vivace e divertente, che per permettere allo spettatore di (ri)prendere confidenza con situazioni provenienti dal recente passato.
La mitica tastiera elettronica accompagna magistralmente le immagini, con l'effetto nostalgia a spazzare i dubbi inerenti una trama tutt'altro che geniale.
Le trovate da applausi non mancano (il bacio sotto la pioggia di sangue, le bmx come mezzo di locomozione, la tortura con la bici,...), e i personaggi convincono, in particolar modo sul fronte villain dove Michael Ironside e il misterioso Skeletron formano una coppia ben assortita, Laurence Leboeuf è invece una graditissima sorpresa.
Volutamente ingenuo e sopra le righe, piacevolmente retrò, anche se in fin dei conti "Turbo kid" ha nello smaccato splatter e in alcune idee esageratamente sopra le righe i punti di forza maggiori.