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L'ULTIMA DONNA regia di Marco Ferreri

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Beefheart     7 / 10  25/07/2007 22:42:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film particolare, tra il drammatico ed il grottesco, che mette in evidenza i congeniti limiti del maschio, visto goffo, grezzo, ipocrita e maschilista, nei confronti della donna, magari instabile, o imperscrutabile, ma di sicuro meno prepotente ed ingestibile. Allo scopo Ferreri mette un giovane Depardieu ad interpretare magnificamente il ruolo dell'uomo disorientato e alla deriva delle proprie certezze ed una Ornella Muti, in una forma fisica a dir poco eccezionale ed altrettanto brava, in quello di colei che, in un modo o nell'altro, silenziosamente, lo riduce all'impotenza. La trama, costellata di incontri passionali, litigi, allontanamenti e riavvicinamenti, in sè non presenta particolari impennate narrative, nè sfocia in qualcosa di diverso da ciò che ci si potrebbe aspettare, se non nel finale, tanto allucinante quanto inaspettato, eppure il film non manca di efficacia. In tal senso, un grosso contributo è apportato dalla fotografia molto fredda e distaccata e dalle ambientazioni sempre leggermente inospitali, a trasmettere un costante senso di disagio e fastidio. Molto buona la prova di Gerard Depardieu (che per altro in due scene su tre appare integralmente nudo ed inquadrato da tutte le angolazioni, in stato di riposo e non) che nei pannni del maschio ottuso e "glandocentrico", ha modo di sfoggiare abbondantemente, tra le altre cose, il suo generoso ventre tondeggiante che unitamente alla gestualità brutale, concorre ad esprimere la fisicità irruente, grossolana ed imperfetta che emblematicamente contrasta e stride con l'armonica sensualità femminile della bellissima Ornella Muti. Un film duro, triste, malato, ma spaventosamente convincente e verosimile. Consigliato.