kowalsky 6½ / 10 12/10/2015 23:30:16 » Rispondi Il piu' presuntuoso cineasta italiano del cinema medio, edificante, ricattatorio e rassicurante gira il suo film piu' credibile e riuscito, smussando almeno in parte la furbizia che ha fatto di "La ricerca della felicita'" un buon film mancato. Muccino non gira male, es.la scena di Kate adulta che piange mentre si lascia deflorare dall'ennesimo partner occasionale e' girata benissimo. E devo dire che non l'avrei mai creduto capace di certe sfumature, quando racconta il difficile confronto di Katie con la ragazzina che le hanno affidato in custodia. Il problema e' che questo contesto viene meno rispetto a molti altri momenti del film, dove e' tutto "overflow", dettagliato, spiegato, espresso anziche' suggerito, e ovviamente molto convenzionale, specialmente nei dialoghi. Non si puo' dire che Muccino conosca il senso della misura, tutt'altro, anzi talvolta il compiacimento emotivo rischia di scivolare nel patetico (il personaggio di Crowe come un restyling post-A beautiful mind). Invece la critica, che "salva" la furba favola amara di Katie Bambina, bene farebbe a soffermarsi sull'efficacia anche interattiva della seconda parte, con un'Amanda Seyfried davvero molto brava a dividersi tra doveri professionali e trasgressione mono-mentale. Forse giocando di sottrazione riusciamo ad individuare il vero talento di Muccino che stavolta e talvolta fa davvero emergere
JOKER1926 17/10/2015 04:11:19 » Rispondi Buonissima analisi, condivido vari passaggi. Anche come valutazione il mio giudizio critico non si allontana da quello che hai espresso. L'impostazione narrativa è di livello non alto.
JOKER1926
JOKER1926 17/10/2015 04:12:38 » Rispondi La narrazione è da film di seconda fascia, cose viste a destra e a sinistra. Manca la particolarità, il montaggio e l'alternanza temporale forse l'unica nota degna.