Manticora 9½ / 10 16/10/2015 11:34:30 » Rispondi Posso dirlo tranquillamente,per me il miglior film italiano del 2015 che sta finendo. Stefano Sollima aveva mostrato una certa capacità nel cinema di genere già con la serie di romanzo criminale,ma li c'erano i limiti della serialità,limiti raggiunti anche in gomorra,con ACAB aveva mostrato uno spaccato della celere romana e del mondo in cui si muoveva realistico,duro,senza sconti per nessuno e soprattutto da vero crime movie. Con Suburra raggiunge il capolavoro,un ritorno al crime-movie come in italia non si vedeva da tempo,ed era ora! Partendo neanche tanto velatamente dall'intreccio tra mafia capitale,la politica e i poveracci che si trovano in mezzo non per caso Sollima costruisce un affresco potente,spietato,brutale ma soprattutto realistico,in cui i personaggi sembrano più veri della fiction e in cui si muovono.Il cast è eccezionale,Favino svetta ANCORA UNA VOLTA,non più criminale della magliana,ma politico corrotto per eccellenza,poi c'è Claudio Amendola che fà paura,l'ultimo boss,il samurai rimasto che detta legge con lo sguardo,e si muove tra il mondo di sotto e il mondo di sopra. La scena in cui dà il benservito ad un ex-detenuto è sintomatica,l'uomo cerca di ricattarlo
e appena fuori dal locale viene investito da un auto,un semplice incidente stradale,invece non è così.
Favino che durante la notte brava che innescherà involontariamente l'apocalisse piscia letteralmente sulla città eterna,denotando il disprezzo e l'abbiezza morale di cui è partecipe. Infine Elio Germano che si scontrerà contro il mondo
dei cravattari zingari,arroganti,ignoranti e spietati responsabili del suicidio del padre,ormai inguaiato con lo strozzo per milioni.
a margine ma neanche tanto si muove numero 8 e la sua sgangherata gang di borgatari di Ostia,in cui spicca Viola la ragazza tossica che l'accompagna una inedita ma notevole prova attoriale di Greta Scarano già vista in SENZA NESSUNA PIETA, Tutti si muovono solo per i soldi,così come il capo degli zingari Manfredi che porterà il tutto alle estreme conseguenze,mentre su Roma piove senza sosta qualcuno viene scaricato cadavere nell'acqua di una cava,qualcun'altro sgozza senza tanti complimenti un cazzaro che credeva di avere in mano il giro di carte giuste:ricatto per soldi. E mentre il Samurai osserva tutto dal tavolino della stazione di servizio non possiamo fare a meno di essere coinvolti da questa umanità che affonda sempre più nella corruzione,nel ricatto e nella vendetta. I luoghi del film parlano tantissimo,dalla discoteca acquario di numero 8 alla immensa villa adorna di soprammobili trash del capo zingaro. Mentre la casa di Cosimo(Elio Germano) ignaro servizievole PR che alla fine verrà portato all'esasperazione
ucciderà l'ultimo samurai e re di Roma,che pensa di poter comprare chi si mette in mezzo, o eliminare chi sgarra.
La musica si abbatte sul film,e niente sarà più come prima,perchè la Suburra si intreccerà sempre con la politica e viceversa. "Stai facendo uno sbaglio,posso pagarti." "Forse la prossima volta"