caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MUSTANG regia di Deniz Gamze Ergüven

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     6½ / 10  03/02/2016 19:50:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dalle tematiche nobili, preso già come manifesto del cinema francese dell'annata scorsa, con in testa il modello dell'opera prima di un'altra regista femminile, la Coppola, senza aderire al medesimo stile minimalista, anzi 'Mustang' è un'opera sociale che ha propositi meno autoriali più universali, si percepisce la foga della regista di divulgare un plurimo messaggio: abbattere il muro con l'altro sesso, riflettere su una maggior interazione tra il patriarca e la prole di sesso femminile, i divieti che circoscrivono la libertà femminile e in generale denunciare l'impraticabilità di far aderire usanze della tradizione alle generazioni moderne sempre più minate dall'influsso occidentale.
Volutamente a mancare è il tono serioso della vicenda, compromesso da una narrazione che attinge dallo sguardo della figlia più piccola, che se da un lato è l'innegabile punto di forza grazie al quale vediamo passargli davanti agli occhi i matrimoni combinati amaramente accettati dalle sorelle, dall'altro quell'impotenza sarebbe potuta essere palesata discernendo quelle 3-4 sequenze che inglobano il messaggio senza avere la fretta di accelerare il ritmo (scena del suicidio), senza la dovuta riflessione, la 1°scena della fuga in cui il dramma è sempre contenuto, azioni velleitarie e anche quelle più tragiche non sortiscono l'effetto di un pugno allo stomaco.
La regista regala queste cinque figure di donna apparentemente forti e determinate che si riscoprono l'una dopo l'altra in balia di un sistema coercitivo, tarpa loro le ali, reprime la libertà, gli va anche dato atto di non aver investito di una figura da antagonista lo zio o in generale il sesso maschile ma sul tono è troppo fresco per essere riconoscibile uno stile da autore. Per dirla in breve, nei medesimi argomenti, non ha la freddezza di Farhadi.