GIOTTO, L'AMICO DEI PINGUINI regia di Stuart McDonald

Peanuts02     5½ / 10  14/07/2017 11:55:20 » Rispondi
dirò una cosa estremamente impopolare: ho detestato questo film, ma non per il film in sé(o meglio, non solo), ma per il contesto in cui l'ho visto.
Al cineforum avremo dovuto vedere War horse di Spielberg, un flm che avevo già adocchiato e che ero felice di poter vedere in sala. Poi abbiamo saputo che War horse non era più disponibile e abbiamo dovuto vedere l'unico film disponibile: questo.
A parte la delusione totale che mi ha generato astio nei confronti di questo filmettino, devo ammettere di aver trovato la storia piuttosto imbarazzante (a tratti) ed ipocrita.
so che si tratta di una storia vera, o meglio, che si basa su una storia vera, ma vorrei sapere: questi qua per impedire che venga persa una delle principali attrazioni di quest'isola, decidono di alterare del tutto la catena alimentare del luogo impedendo alle volpi di nutrirsi? E' questo il messaggio, film? Che siccome i pinguini sono carini allora non si deve lasciare che le volpi li mangiano? Ma scusa, questa si chiama catena alimentare, e l'uomo non dovrebbe MAI intervenire alterando i delicati equilibri che la regolano.
"Ma che importa? Conta che alla fine quelli carini (i pinguini) siano sani e salvi"

mamma mia -_-

Sopra ho detto che è imbarazzante perché alcuni espedienti ""comici"" mi hanno fatto accapponare la pelle:

Giotto che scoreggia, quel tipo che viene colpito dal sedativo e si ritrova sballatissimo per gli ultimi 10 minuti di film...

E' un film del 2015, non degli anni 90 o dei primi anni 2000, questi "espedienti" son già invecchiati, e male, perché comunque si tratta di espedienti piuttosto disperati per far ridere in un film che, nelle altre scene, ha fatto ridere ben poco (almeno a me, e ad alcuni piccoli parenti con cui l'ho rivisto in seguito)
E poi che diamine vuol dire quella didascalia ad inizio pellicola: "Una favola... realmente accaduta"?
Certo, è bellissimo voler fare un film che esalti l'amicizia e il coraggio decidendo di partire da un canovaccio tratto da fatti reali, ma in questo film non ho percepito affatto alcun senso di amicizia e di coraggio, solo tanto, tanto TANTO, TANTO(!!!!!!!) buonismo stucchevole e zuccheroso.
Il buonismo, specie in film rivolti anche ai bambini, ci DEVE essere: è essenziale mostrare ai bambini che al mondo esistono anche belle persone e bei principi da seguire, ma qui troviamo SOLO un buonismo da far cariare i denti, perché sanno bene che il pubblico si scioglie a vedere il cagnolone che si scrolla, il cagnolone che fa il pasticcione, il cagnolone che gioca con la bambina, la bambina che fa cose (insopportabilmente) """adorabili""", la marmocchia che si mette a fare cose (odiosamente) """""buffe""""", la bambina che aiuta il cagnolone...

Questo film non dà niente. Non lascia tutti questi principi, visto che i personaggi sono macchiette fatte solo per far sciogliere il pubblico, il messaggio non l'ho neanche avvertito.
Ma voi direte: "E' un film tratto da fatti reali, non è neanche necessario che lasci un messaggio, basta che racconti i fatti"
Ma questo film dovrebbe essere rivolto principalmente ai bambini, ed è importante riuscire ad impartire buone morali ai bambini, che qui non ci sono.
L'amicizia e il coraggio di cui parla la locandina non si percepiscono affatto.
Questo film non dà al pubblico quello di cui ha bisogno davvero, ma da semplicemente quello che il pubblico vorrebbe vedere nei suoi più superficiali piaceri.
Ma solo perché il cagnolone è carino (ma non capisco affatto che cosa abbia mai di carino), solo perché i pinguini sono carini, solo perché la bambina è carina (idem per il cane, non la trovo affatto carina,ma solo una rompiballe patentata)
non vuol dire che sia un film bello, ma è solo un film che non lascia niente e che si riempie di pretesti per essere ritenuto """adorabile"""

Se vi è piaciuto va benissimo, ognuno di noi ha gusti diversi, e magari voi ci avete visto qualcosa che io non cii ho visto affatto.
Ad ogni modo, è stata solo una grande delusione e una grande ipocrisia



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