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FREEHELD - AMORE, GIUSTIZIA, UGUAGLIANZA regia di Peter Sollett

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dubitas     7 / 10  21/09/2016 22:03:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una di quelle visioni che lascia l'amaro in bocca, dopo averti fatto riflettere a lungo sull'essenza dell'amore, sull'importanza dell'equità. L'effetto commovente del film è legato alla sua semplicità, chiarezza, alla generale mancanza di sofisticherie ed espedienti che facciano strizzare l'occhio. In questo senso Freeheld si presenta come un film sincero, non freddo, che non abbisogna di altro che di una storia con un'evidente potenziale drammatico. La malattia della Moore può essere bollata come un cliché cinematografico e così tutto il decorso, abbastanza prevedibile, ma inserita all'interno di questa storia, assume una rilevanza particolare , apportando un contributo originale. Freeheld è un dramma lesbico come ne ho visti pochi, perché il dramma non si incentra sulla passionalità della storia d'amore, quasi messa in secondo piano, ma sull'esigenza di giustizia, che lo spettatore , anche il più omofobo , riesce a comprendere , o perlomeno, a percepire con tutta la forza. L'appello all'equality non è istanza politica, anche alcuni attivisti gay vorrebbero sfruttare il caso per lanciare una campagna mediatica a favore del matrimonio, piuttosto è un ''sentimento'' che viene dal cuore, che nasce dalla consapevolezza che di fronte alla giustizia siamo tutti uguali , e questo vale per tutti, a maggior ragione per chi la giustizia l' ha sempre rispettata, per chi sulla giustizia, il rispetto ha basato il proprio stile di vita. Essere omosessuali non equivale a essere dei travestiti, dei drogati, dei perversi, dei superficiali, degli snob : equivale ad essere uomini. L'omosessualità è essenza dell'umanità, non riconoscerla significa negare ciò che è di umano in noi in favore di una mera convenzione sociale, che stabilisce come unico legame possibile per legge quello fra uomo e donna.
Freeheld induce al pianto, ma è un pianto silenzioso, come silenzioso è il dolore delle protagoniste, non bisognoso di reclami e di megafoni per arrivare allo spettatore, e così si forma , soprattutto nella parte finale, un'empatia speciale , per cui il dolore della coppia diventa dolore condiviso non solo degli abitanti della contea, ma anche dolore dello spettatore, senso d'ingiustizia, nostalgia per la passata felicità e per la morte imminente, e il desiderio di giustia diventa sempre più impellente.
Buon film.