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ALASKA (2015) regia di Claudio Cupellini

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JOKER1926     6½ / 10  17/02/2016 00:59:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come detto varie volte, il Cinema in Italia, vive momenti poco buoni, le regie sono a corto di idee, i film si assomigliano.

Un regista che riesce ad allontanarsi, almeno un po', dalle solite prassi è Claudio Cupellini. "Alaska", film del 2015 avalla tale concetto.

La trama prevede come protagonisti due giovani, Fausto e Nadine; il primo lavora in un albergo prestigioso, il secondo, invece, è una modella inesperta.
La proiezione filmica scelta da Cupellini porterà, ben presto, una serie di dinamiche in scena che travolgeranno gli animi dei due, fra amore ed esasperazione.

Al di la del concetto cardine (ma un po' trasversale) dell'amore, "Aalska" sceglie un binario ben preciso. Il film del regista italiano punterà tutte le sue carte sul lato becero dell'umanità, fra vizi, sfortuna e caos.
Insomma l'idea parrebbe buona, l'aggressività e le tremende coincidenze di vita accompagnano, fin dall'inizio, i personaggi. Fausto (Elio Germano) e Nadine sono nati sotto delle cattive stelle.

Le sequenze diventano spietate e l'adrenalina cresce. Su questo, va riconosciuto a Cupellini, un'ottima destrezza con la camera, che nonostante alcune forzature di sceneggiatura, riesce a tener botta, perlomeno nel primo troncone di film. Qualche problema, invece, si presenta nella seconda parte di film ove l'esasperazione cresce in modo esponenziale e il palco narrativo inizia a perdere drammaticamente consistenza. In pratica "Alaska" doveva finire sulla scena del bacio (con tanto di ottima musica rock) e non prolungare la cosa nel nome di un surplus inutile.
"Alaska" vale la visione per via di un grandissimo lavoro tecnico del regista; la fotografia, la musica e gli attori sono i perni significativi del progetto. Viene meno un po' lo sviluppo narrativo, troppo sopra li schemi, fra azzardo e forzature, talaltro un po' come i suoi maledetti personaggi, condannati e dannati.