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LA FELICITA' E' UN SISTEMA COMPLESSO regia di Gianni Zanasi

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  07/12/2015 02:18:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche se non tocca i vertici di una delle piu' belle commedie all'italiana di sempre ("Non pensarci") e qualche momento improprio lo rende pretenzioso (l'incontro nella grotta-sauna, la suggestiva ma velleitaria gita in skate che fa tanto Gus Van Sant) il nuovo film di Zanasi mi e' davvero piaciuto. Azzeccata come sempre la scelta musicale (si va dai Turtles agli Stones dai Cani ai Dead Can Dance, davvero eclettica), ma quel che funziona e' soprattutto "lo sguardo" nel fare cinema e trasmettere come nell'epilogo finale quel senso straniante di appagante (?) sconfitta, come nell'"Appartamento" di Billy Wilder. I "mostri" dell'abisso economico mostrano qui tutta la loro volgarita' ma purtroppo vincono "a difesa della propria purezza opportunista", compreso un Battiston che se vogliamo fa (ancora) ridere ma e' deprimente e odioso nella sua pochezza morale. Mastrandrea recita da stralunato osservatore di un Mondo che non anticipa, mostrando tra le pieghe una certa ambiguita' quando parla del padre e della sua improvvisa fuga. E' un film apparentemente sfiancante, questo, in realta' arguto quanto basta per rivelare la sua natura ambivalente. L'Enrico fatalista del film e' un testimone volontario di un tempo che sfugge, davanti a quell'espressa freschezza giovanile di due ragazzi - raccontati benissimo - che vivono Leggi e ingiustizie piu' grandi della loro eta'.
hghgg  07/12/2015 10:10:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Però che colonna sonora!