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JENNY'S WEDDING regia di Mary Agnes Donoghue

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steven23     6½ / 10  27/11/2015 17:46:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, direi che tutto ciò che c'era da dire è già stato detto nel commento precedente... mi trova d'accordo praticamente su tutto, prima riga compresa :-)
Scherzi a parte mi vedo quasi costretto a essere ripetitivo. La pellicola narra tutte le difficoltà di una ragazza nel rivelare ai suoi familiari che la compagna di stanza è in realtà la sua fidanzata. Sì, in pratica il film tratta il tema dell'omosessualità, e lo fa abbastanza bene malgrado non regali alcuna tipo di novità per quanto riguarda storia e svolgimento. I vari accadimenti sono intuibili con un certo anticipo, compresa l'inevitabile, tremenda lite che la separerà dai genitori, una coppia piuttosto all'antica e più interessata a ciò che pensa la gente piuttosto che alla felicità della figlia. Avranno tempo e modo di rimediare!
Ci sono anche un fratello e una sorella, e mentre il primo risulta ininfluente, la seconda si fa ricordare per la storia del "prato verde"... chi ha visto il film capirà, anche se io che l'ho fatto non è che l'abbia capita proprio bene!
Insomma, tra momenti scontati ma di buona intensità emotiva e altri decisamente più leggeri il film si trascina discretamente fino al finale... non annoia, non presenta cadute di stile ma neppure momenti memorabili. Il tutto si trasforma in un prodotto interessante malgrado poco impegnato...
... anche gli attori se la cavicchiano. Bene la Heigl che, però, continuo a pensare abbia uno sguardo (soprattutto gli occhi) più adatto a pellicole diverse dalla commedia (a tal proposito basti vederla in "Home, sweet hell"), benino anche Wilkinson e la madre mentre la Biedel veste dei panni che, in teoria, parrebbero fondamentali nella storia: solo in teoria visto che, a tutti gli effetti, il suo personaggio risulta così defilato da notarlo appena malgrado sia la dolce metà di Jenny.
topsecret  27/11/2015 19:03:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi fa piacere che concordi con me...soprattutto sulla prima riga. ;-)
La storia della sorella e del prato verde dovrebbe condensare l'aspetto familiare e amoroso di questa. "La gente felice ha il prato verde" e non un secco ed arido giardino dove l'incuria dei sentimenti è appunto una metafora che riflette la vita di lei.

steven23  27/11/2015 20:09:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah sì guarda, su quella senza dubbio ;-)
Sì, circa la storia del prato avevo intuito si trattasse di una metafora, solo non mi era parsa così chiara come avrebbe voluto, ecco... in pratica la stessa reazione della gente quando la diretta interessata gli raccontava la storiella.
topsecret  28/11/2015 09:58:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti, quando raccontava la storia del prato tutti la guardavano con sufficienza. ;-)