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400 GIORNI - SIMULAZIONE SPAZIO regia di Matt Osterman

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  28/09/2016 10:18:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Protagonisti sono quattro aspiranti astronauti, coinvolti in un progetto a lungo termine che prevede lo sbarco umano su Marte. Sottoposti ad una dura simulazione, ovvero l'essere rinchiusi per 400 giorni in un hangar sotterraneo - si presume copia fedele della navicella che andranno ad abitare- senza possibilità di alcun contatto esterno, dovranno fare i conti con inquietanti allucinazioni, inspiegabili incontri, ma soprattutto con un'esperienza di ostica comprensione capace di sconvolgere ogni loro certezza.
Molto convenzionale la prima parte tra ammiccamenti vari a partire da "Solaris" fino a "Moon" e via dicendo, spesa tra ambienti asettici dove viene presentata una routine sempre più stressante per gli scontati caratteri in gioco. Sono le prime avvisaglie di incertezza a creare grandi aspettative, ed in effetti queste prendono consistenza con l'accumulo di misteri ed enigmi ai quali non si vede l'ora di dar risposta o per lo meno un'interpretazione di massima.
Ed invece la curiosità resta insoddisfatta, la sceneggiatura piena zeppa di falle non offre alcun sostegno per capire quali siano le cause di ciò che succede fino a raggiungere un punto di non ritorno, i vari snodi si aggrovigliano per poi convergere nell' epilogo davvero sbalorditivo (non in senso positivo) . A conti fatti "400 Days" è comunque un film consigliabile agli amanti della sci-fi, da evitare invece per tutti coloro avversi alle pellicole rompicapo, soprattutto quando queste non offrono soluzioni e danno l'impressione di essere più uno sfruttamento eccessivo delle infinite possibilità narrative offerte dal genere.
Il caos narrativo e il belloccio senza alcun talento Brandon Routh non sono difetti da poco, ma la pellicola porta con sé qualcosa che permette di ritenerla non disprezzabile in toto. Una sufficienza ci sta.