kowalsky 6½ / 10 17/10/2006 22:46:37 » Rispondi A me sembrano esagerati questi voti, anche se possiedo una copia del film in casa, e devo apprezzare l'interpretazione di Di Caprio, per quanto gli manchi (ma nemmeno si sforza di averla) quel maledettismo del scrittore-poeta-musicista newyorkese amico di Patti Smith. Ecco, volendo parlare del libro, diciamo che "The basketball diaries" sta alla letteratura junkie degli anni settanta come "la scimmia sulla schiena" di Burroughs a due decenni precedenti. Jim Carroll fu oltretutto un ottimo musicista post-punk (adorabile il suo "dry dreams"), fino a scomparire via via dalle scene. Con questi presupposti, il film è onesto, decoroso, accettabile ma nulla di piu. Diventerà certamente un oggetto di culto in futuro, ma il testo di Carroll - per quanto abbastanza fedele la sua riduzione cinematografica - è un'altra cosa: entri in una dimensione brutale, che nel film non sempre riesce ad essere persuasiva. Per quanto Di Caprio resti a mio avviso un buon attore, e anche in questo caso nonostante certi limiti, continuo a preferire il libro.