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IRRATIONAL MAN regia di Woody Allen

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Goldust     5 / 10  19/09/2016 15:28:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE SPOILER PRESENTI

Dopo Crimini e misfatti, Match Point e Sogni e delitti Woody Allen torna a parlare del fato e delle regole che governano delitto e castigo, con Dostoevskij ancora una volta a fare da ispiratore. Ma se le tre opere sopraccitate possono essere tranquillamente catalogate tra le più riuscite del regista, questa è invece una sonora delusione. La storia, diciamolo subito, non sta in piedi: un professore di filosofia ( un bolso Joaquin Phoenix ) annoiato dalla vita che per ritrovare il piacere di vivere ( si riscopre pure playboy!! ) deve passare attraverso l'omicidio volontario di un povero sconosciuto non si era francamente mai visto. Allen la butta sul filosofico andante condendo la sceneggiatura con dialoghi che vorrebbero essere esistenzialisti ma che risultano essere - quando non noiosi - solo boriosi, si affida ad una duplice, inutile voce fuori campo per riordinare le idee ma non riesce ormai più a stupire il suo pubblico, a partire dalle scelte registiche: così le sequenze tra innamorati, le carrellate nei parchi e le litigate domestiche sono sempre le stesse, e chi conosce a fondo il suo cinema potrebbe perfino esserne disgustato. Ma ripetitività a parte ( gliela si può anche concedere, ad un cineasta così prolifico ) il vero problema del film è che non sa scegliere mai la sua vera natura. Commedia nera? Thriller? Dramma filosofico? Non è dato sapersi, tuttavia i toni leggeri che accompagnano la sempre più brava Emma Stone in scena e le musichette sbarazzine disseminate qua e là, anche durante il finale, farebbero propendere per la prima. Chissà, magari nei toni più cupi del thriller avrebbe potuto avere ben altro impatto. Purtroppo sono solo supposizioni.