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STAR WARS: IL RISVEGLIO DELLA FORZA regia di J.J. Abrams

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Dom Cobb     7 / 10  18/12/2015 23:15:52 » Rispondi
Nei trent'anni passati dalla distruzione dell'Impero, due nuove fazioni si sono formate rispettivamente da esso (il Primo Ordine) e dall'Alleanza Ribelle (la Resistenza, supportata da una nuova Repubblica). Quando spunta fuori una mappa che dovrebbe portare al luogo in cui vive lo scomparso Luke Skywalker, inizia una caccia selvaggia per impadronirsene. A giocare un ruolo fondamentale saranno un ex soldato del Primo Ordine, una giovane "cacciatrice" di pezzi usati e un droide rotante...
Per quelli della mia generazione, è impossibile essere cresciuti senza aver mai almeno gettato uno sguardo sulla saga che ha rivoluzionato il modo di fare cinema, quell'epopea ambientata in una galassia lontana lontana i cui stilemi narrativi continuano ad essere utilizzati, copiati e omaggiati ancora oggi in ogni genere di media. Nient'affatto sorprendente, dato che tali topos si basano sui principi base che caratterizzano ogni mitologia esistente al mondo, dall'eroe che subisce un percorso di crescita alla perenne lotta fra il bene e il male. Per quanto ci piaccia schernirne l'odierna mancanza di originalità, questi temi sono e rimarranno per sempre in grado di toccare qualcosa in ciascuno di noi, motivo per cui è anche difficile odiare la saga stellare di Lucas per essere ciò che è.
Io sono cresciuto amando la saga, godendomi appieno perfino i tanto odiati prequel, ma non sono mai stato un vero fan, non sono mai stato uno di quelli che, ad ogni uscita di una nuova edizione speciale, la comprano solo per gridare all'ennesimo scandalo, né tanto meno uno di quelli che prenotano il biglietto per il prossimo film con mesi di anticipo e che fanno la fila per tre giorni di seguito, dormendo all'aperto (!!!), pur di partecipare alla premiere. Però mi rendo conto che qui stiamo parlando del primo, vero prosieguo delle vicende di Luke Skywalker e compagnia, e la curiosità verso una simile operazione, volta a rappresentare il canto del cigno dei vecchi personaggi e l'inaugurazione di nuovi volti, era tale da non poter essere ignorata. A dirla tutta, le recensioni entusiastiche degli americani, nonostante mi avessero incoraggiato, mi sembravano un tantino esagerate, né d'altra parte mi ha sorpreso l'accoglienza più tiepida da questa parte dell'Atlantico, dove il fandom e il feeling per la saga lucasiana non è così radicato come in America; quindi, non saprei dire esattamente cosa mi aspettavo. Forse, solo un film che mi piacesse a livello personale, senza mettere il conto il fatto, dall'importanza solo relativa, di vedere un film di Guerre Stellari sul grande schermo.
Posso dire, senza giri di parole, che Il Risveglio della Forza mi è piaciuto, ma devo anche precisare che in esso non vi è nulla di straordinario.
Ora, prima di smontare il film pezzo per pezzo, è meglio parlare dei suoi lati positivi, che non sono pochi: per quanto riesca a godermi i prequel, mi rendo conto della bassa qualità dei dialoghi e delle recitazioni, nonché del fatto che gli effetti speciali sono abusati e fin troppo finti, e sotto questi aspetti, il film di Abrams si dimostra ampiamente superiore. I dialoghi sono frizzanti e fanno ciò che i dialoghi dovrebbero fare, dare personalità ai personaggi e renderli il più sfaccettati possibile; laddove essa fallisce, viene in aiuto la bravura degli interpreti, tutti ben scelti e assolutamente convinti. Non si può negare che il nuovo cast (o almeno, parte di esso) sia capace di reggersi sulle sue gambe anche senza il pur gradito contributo di vecchie glorie come Harrison Ford e Carrie Fisher.


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Gli effetti speciali sono di buona fattura, e sono contrassegnati dall'ampio uso di effetti pratici e meccanici, forse l'elemento più riuscito del film.
Anche la colonna sonora del maestro John Williams è un punto a favore: nonostante sia priva di temi musicali memorabili o incisivi, i suoi commenti alle varie scene sono azzeccati e danno quel tocco in più di atmosfera, specie nei momenti in cui va a braccetto con la ferrea regia di Abrams.


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Eppure, come ho già detto, sebbene il film sia buono e mi sia piaciuto, non vi è nulla che mi faccia saltare di gioia o mi spinga a vederlo come dello stesso livello degli originali. E il problema principale risiede nel modo in cui la storia viene narrata, in specie in alcune scelte registiche oggettivamente sbagliate,


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un ritmo veloce che impedisce lo sviluppo a livello di sceneggiatura di alcuni elementi fondamentali sui quali ci si sarebbe dovuti concentrare maggiormente,


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e un finale che, nell'ansia di accontentare i fan, affastella un sacco di elementi che avrebbero dovuto (non potuto) essere conservati per il seguito, anziché venire attaccati con lo sputo.


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Danneggia, inoltre, il modo in cui Abrams e Kasdan prendono una trama semplice semplice, fondamentalmente ricalcata su quella del primo episodio del '77, e la infarciscono di dettagli assolutamente inutili:


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ciò toglie spazio a minuti preziosi che potevano e dovevano essere maggiormente sfruttati per le interazioni fra i personaggi e il loro sviluppo a livello individuale, che sono presenti e ben fatti, ma un po' soffocati da un eccesso di azione. Certo, ad alcuni potrebbe disturbare di più la natura derivativa della trama, che come ho già detto, ricalca bene o male quella dell'originale, ma io non ci ho dato molto peso.
Nel complesso, il sequel di Abrams si dimostra un prodotto dalle molte facce: non è esente da difetti, e non nego che alcuni di essi hanno in parte rovinato la visione per me, ma allo stesso tempo è anche divertente, coinvolgente e pieno di momenti davvero goduriosi sia a livello visivo che a livello di emozioni e sviluppo dei personaggi, non importa quanto poco senso possano avere alcuni risvolti della trama.


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Il mio voto direi che esprima tutto ciò che c'è da esprimere; dirò solo che, a conti fatti, Lucas aveva ragione: questo è un film che i fan adoreranno, perché da loro esattamente ciò che vogliono. Ma, per citare una frase fra le più intelligenti che io abbia letto, se ciò che loro vogliono è anche ciò che meritano, è tutto da discutere.
Dick  05/06/2016 18:22:46 » Rispondi
Un commento interessante, su cui ovviamente non sono d' accordo su tutto, ma almeno un commento. Non uno show. Sei l' unico che abbia citato il fatto della repubblica che appare e scompare! E poi si pensa a Rei che forse magari lo spiegano che è così forte nei successivi.
Dick  05/06/2016 18:23:06 » Rispondi
Sulla repubblica, almeno fino a quelli che ho letto.