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BROOKLYN regia di John Crowley

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Mauro@Lanari     2½ / 10  16/12/2020 18:29:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Saoirse Ronan è nat'a New York nel '94 e a tre anni s'è trasferita coi genitori a Carlow, in Irlanda, dov'è cresciuta. Possied'ancora anche la cittadinanza statunitens'e attualmente viv'a New York. Ha iniziat'a fare cinema nel 2007, ad appena 13 anni, ed è stata una fanciulla dallo sguard'angelicato spess'usata in ruoli su misura, a eccezione forse di "Hanna" (2011) dove recitava l'improbabile parte d'una killer addestrata dal padr'ex agente CIA. Nella sua categoria anagrafica penso avesse un'unica contendente, la Shailene Woodley "occhi di cerbiatta" più anziana di 2 anni e mezzo. Nel 2015 Saoirse ha 21 anni ed è adatt'a impersonare adolescenti ormai cresciut'e diventate giovani donne: "Brooklyn" sembr'esser'il suo autobiopic intercontinentale, e il diventare grande non le ha giovat'affatto in presenza scenica: se nel film la fase (pre)pubere non trasmette più delicata purezza bensì un alone di smunta sciatteria, da ragazz'emancipata assomiglia fin troppo a come sono descritte l'irlandesi: femmine dal fisico robusto, piazzato, con gamb'e polpacci più tozzi che snelli, truccata da snob. Tutto makeup, qualche chil'aggiunto e un sederone posticcio? Le foto fuori dal set negherebbero tal'ipotesi. La storia narrata da Crowley s'una protagonista dilaniata fra due mondi, due culture, due ambienti, due paesaggi, due uomini, ecc. non ha molto senso: perché il regist'irlandese raffigura maggiorment'attraenti gli States? Perché alla morte della sorella Rose, Eilis non invita la madre rimasta sol'a trasferirsi con lei a NY? Che c'entra lo humour british d'Hornby con questa sceneggiatura? Il regista si limit'a un'elaborazione del lutto per il passaggio transoceanico da una triade malefica Dio, Patria, Famiglia all'altra. Magari Eilis passa pure dall'Anglicanesimo protestante al Cattolicesim'o viceversa, chissà. Certo è che qui la Grande Mela è declinat'in melò parrocchiale: dov'il fisico ha smesso d'emanare da sé i requisiti di garbat'e gentile dolcezza, essi vengono reinserit'a forza tramit'il copione che descrive la protagonista con un animo dedito ai reietti e le maniere squisitament'educate. Piacerà ai popoli d'ex emigranti ed esiliati adess'alle prese col problem'opposto.

Mauro Lanari