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LA GRANDE SCOMMESSA regia di Adam McKay

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Light-Alex     7½ / 10  29/01/2016 23:23:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Impressione positiva la visione di questo "La grande scommessa". Non un film da vedere e rivedere, o un film di cui ci si possa emozionare, ma un film da visionare almeno una volta per capire meglio la deriva dell'economia e della finanza moderna, e in particolare la recente crisi mondiale del 2008.

La forza del film è tutta nella storia, una storia recentissima e soprattutto vera. Una storia da far gelare il sangue per l'impatto su scala assoluta nel pianeta che ha avuto. Sicuramente questo film ha il merito di portare sul grande schermo questa storia in una vesta a metà strada tra il tecnico e la commedia: dico a metà strada perché non si rinuncia a spiegare nei dettagli i tasselli del default mondiale (con tanto di intermezzi esterni alla vicenda di Margot Robbie e Selena Gomez che aiutano lo spettatore quando le cose si fanno troppo complesse), ma allo stesso tempo la storia viene narrata vivendo l'esperienza di tre gruppi diversi di uomini di finanza, che in pratica scommettono in anticipo coi tempi sul crollo del mercato immobiliare americano. Questi soggetti, interpretati da un cast plurititolato (Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling, Steve Carell), vengono descritti ormai secondo la moda Hollywoodiana come matti, esaltati, dissociati dal mondo reale, iperstimolati dalla ricerca dell'affare perfetto, in quello che da qualche tempo a questa parte sta diventando un nuovo cliché cinematografico.
Chiaramente qui la resa è lontana da quell'irriverenza, quel ritmo, quell'esagerazione che c'era in un Wolf of Wall Street. Il tutto è più smorzato, anche l'intero cast partecipa ma non esiste una storia primaria, un protagonista, fanno un po' tutti da sfondo. Tutti utili nessuno indispensabile.
La vera protagonista è la storia.
Questo è una specie di docu-film recitato. Nemmeno la colonna sonora è nitidamente rintracciabile. La regia pure in alcuni frangenti si avvale di una fattura simil-amatoriale.
Il tutto appiattisce gli attori, le vicende narrate ed esalta l'analisi, anche tecnica dell'evento crisi.

Interessante a mio modo di vedere. Utile. Nuovo. Ma tecnico e poco cinematografico.
Comunque tra una cosa e l'altra, pur sapendo esattamente come sarebbe finita la storia, ha decisamente catturato la mia attenzione, mantenendomi nell'ultima ora attaccato allo schermo a capire quanto la frode è stata perpetrata in maniera sconsiderata.
Merita.