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LA CORAZZATA POTEMKIN regia di Sergej M. Ejzenstejn

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Ciumi     10 / 10  13/08/2009 09:06:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Già dalle prime immagini è un film bellissimo. La composizione delle amache all’interno della nave con i marinai dormienti, è un’introduzione di grande potenza espressiva, quasi un insieme di bozzoli pronti a schiudere un nuovo esercito di rivoluzionari.
Musicale prima ancora che storico (l’episodio della rivoluzione russa è stato parzialmente reinventato a scopi artistici dal regista) ed espressionista in tutti i suoi aspetti, è una sinfonia di rara grandezza, suddivisa in più movimenti, nella quale Ejzenstejn dirige magnificamente le masse come vere e proprie orchestre, gestisce le inquadrature come le note puntuali dei vari strumenti. Dolce nei brevi momenti di quiete prima della tempesta (che si soffermano nella pace dell’acque portuali, in contrasto con i bollori della vicenda), diviene magnifico in una delle sequenze più tragiche e artisticamente più sublimi di tutta la storia del cinema: i cittadini di Odessa, che in una folla caotica si riversano lungo la durezza delle righe orizzontali della scalinata, la schiera “meccanica” dei soldati che discende dall’alto in maniera serrata, l’inquadrature istantanee, i precisi tagli, il montaggio fulminante… e ad un certo punto, “l’urlo nero della madre” colpita, la carrozzina che percorre l’intera scalinata, la tragedia corale che tocca improvvisamente quella individuale…
I regimi cadono, ma le opere d’arte (la “Corazzata Potemkin” non è una cag.ata pazzesca!) e i capolavori, quando veramente autentici, quelli negli anni restano.
Invia una mail all'autore del commento wega  13/08/2009 11:30:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento. Però che è successo, aveva la media oltre il 9 'sto film..
Ciumi  13/08/2009 13:09:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh grazie... quanto alla media non so... saranno stati i fans di Fantozzi a sabotarla...