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LE LACRIME AMARE DI PETRA VON KANT regia di Rainer Werner Fassbinder

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Marco Iafrate     10 / 10  18/07/2012 23:01:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non credo si possano tratteggiare meglio le devastanti conseguenze della passione estrema.
Enfatizzata dall'impronta teatrale che Fassbinder aveva precedentemente disegnato, l'impotenza a fronte del mutare dei sentimenti è il tema portante di questo film straordinario, interamente girato tra le mura di casa kant. Petra è una donna ossessionata dal timore dell'incomunicabilità e dalla perfetta geometria dei rapporti, tutto deve funzionare diligentemente all'interno della sua sfera dei sentimenti, tanto da ritrovarsi sola, con due matrimoni falliti alle spalle, una figlia ed una madre che disprezza, ed una segretaria/serva, Marlene, completamente assoggettata ai suoi capricci.
In questo mondo fatto di figure di cartone, rappresentato sapientemente dai numerosi manichini sparsi per casa, irrompe Karin, una ragazza totalmente priva di quella profondità costantemente ricercata da Petra, apparentemente sembra esserci un abisso tra i modi di pensare delle due donne ma si sa i poli opposti si attraggono e i desideri che nascono da un falso metro di giudizio non conoscono limiti, Karin ha qualcosa, sconosciuto alla razionalità, che fa scattare in Petra la molla irrefrenabile della passione incontrollata, un sentimento nuovo che fa comprendere alla donna che i mali dell'animo non tollerano nessun controllo, impossibile regolarli, Petra si innamora perdutamente della ragazza.
Come spesso succede, il fuoco della passione più è intenso più dura poco, dopo una convivenza di sei mesi ritroviamo le due donne annegate nell'oceano dell' incomprensione e della noia, quello che all'inizio appariva bianco ora appare nero, Karin mostra a Petra il lato oscuro che appartiene ad ogni essere umano e che è balzato fuori nel momento in cui gli stati d'animo che hanno fatto nascere quella passione non sono stati più in suo potere ed hanno cambiato orizzonte, Karin da vittima diventa carnefice, lo stesso destino toccherà in seguito alla devota Marlene.
L' opprimente location non inganni, siamo a livelli superiori di "Carnage" del buon Polanski, nessuno sentirà il desiderio della luce del sole, rapiti da questo sconvolgente ritratto di desideri negati, subordinazioni, gioie infinite e crolli miserevoli.
Straconsigliato.
strange_river  18/07/2012 23:11:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai il difetto di farmi venir voglia di vedere (all'istante, adesso!) i film che commenti.
Questo lo conoscevo di fama, ma da ora sarà necessario me lo procuri.
:)
Marco Iafrate  18/07/2012 23:50:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ho visto domenica sera e ancora non riesco a togliermelo dalla testa, è il mio metro di giudizio, per questo gli ho appioppato un 10.


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