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MARTHA regia di Rainer Werner Fassbinder

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ULTRAVIOLENCE78     7½ / 10  28/03/2008 20:11:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Melodramma "fassbinderiano", giocato sul tema del rapporto uomo-donna rappresentato come prevaricazione del primo sulla seconda. Martha, donna riottosa e refrattaria ai legami sentimentali, cederà alle lusinghe dell'avvenente Helmut e di qui avrà inizio il suo calvario che, così come successe in precedenza a sua madre, la condurrà alla nevrosi e alla dipendenza dagli psico-farmaci. Martha viene letteralmente soggiogata dal suo compagno, il cui fine è quello di plasmarla a suo piacimento e renderla oggetto dei suoi istinti sadici e vouyeristici, privandola progressivamente del contatto con il mondo esterno.
In questa "mise-en-scene" di vita coniugale emerge, dunque, l'immagine di un marito-padrone che, assecondando le sue inclinazioni quasi "animalesche", si atteggia a dominatore nei confronti della moglie che per lui diviene oggetto di mero trastullo. Al modo malsano di concepire la vita di coppia, da parte di Helmut, fa da contraltare la visione romantica di Martha che, fino a quando non sarà del tutto esulcerata dai comportamenti del marito, non farà che sospirare per questi confidando nella possibilità di un amore vero e profondo.
Il finale sancisce, sia concretamente che metaforicamente, la prigionia di una donna nell'alveo di un matrimonio strutturato su ingiuste e intollerabili gerarchie.
All'ambientazione, quasi anacronistica e ai limiti del surreale, fa da contrappunto la recitazione spiccatamente teatrale, e forse troppo sopra le righe, dei due attori principali.
baskettaro00  20/05/2012 13:03:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ottimo commento