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IL MATRIMONIO DI MARIA BRAUN regia di Rainer Werner Fassbinder

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PaulTemplar     9½ / 10  07/02/2010 10:59:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fassbinder gira un film che incrocia la poesia, pur devastata dalle immagini delle rovine di quella che era una grande azione, con il cinismo sano e pragmatico della realtà, fatta di pura lotta per la sopravvivenza, in cui i valori fondamentali della vita stessa sono messi in discussione dall'orrore quotidiano.
Le donne che attendono i treni che potrebbero riportare indietro i loro uomini, menomati o sani, distrutti psicologicamente dagli orrori della guerra sono un simulacro di Maria stessa; fiera, volitiva, la donna non esita ad utilizzare l'unica arma rimastale, lo straordinario fascino e la bellezza, per farsi strada, per sopravvivere e coronare quello che è il suo sogno, interrotto ventiquatt'ore dopo la prima notte di nozze.
Un film che si snoda con un percorso stabile emotivamente, nel quale lo spettatore alla fine giustifica il comportamento della donna, quel suo saper adattarsi alle situazioni, in nome dell'amore, della vita stessa.
Un film che commuove, fa riflettere, indigna.
Il regista ha poi il grande merito di valorizzare la straordinaria interprete del film, Hanna Schygulla, capace di mettere in luce le mille sfaccettature della personalità di Maria Braun, un'attrice che mostra un talento davvero eccezionale.

La fotografia e le musiche sono all'altezza e concorrono in maniera determinante all'esito finale di uno dei più bei film del decennio settanta.