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FRANKENSTEIN (2015) regia di Bernard Rose

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  16/12/2016 11:24:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ennesima rivisitazione del classico firmato Mary Shelley ormai quasi due secoli fa, una storia ambientata nella Los Angeles contemporanea in cui la creatura del Dottor Frankenstein racconta in prima persona la sua creazione e il rifiuto da parte dei suoi creatori, con conseguente vagabondaggio tra i bassifondi di una città dove si ritroverà rifiuto tra gli emarginati umani.
Una potenza devastante con una capacità intellettiva pari a quella di un bimbo, questo è in sintesi il ragazzo belloccio che prende vita nei laboratori della non meglio specificata società di ricerca genetica, "scartato" a causa di una disfunzione cellulare che lo rende sempre più imperfetto oltre che ributtante all'altrui sguardo.
Xavier Samuel ha la sensibilità giusta per recitare sul filo del trash, il giovane attore rende credibili i tormenti e le sofferenze richieste dal ruolo, grazie anche ad un lavoro di make-up encomiabile. Bene pure il resto del cast: si rivede con piacere Carrie-Ann Moss, mentre Huston e Todd (ricordate "Candyman"?) sono ormai gradite ricorrenze nel cinema di Bernard Rose. Il quale si rilancia nell'horror nel migliore dei modi dopo una serie di progetti ambiziosi, ovvero con un film a basso budget in cui la miscela di idee un po' prese dal materiale di partenza e un po' costruite ex novo funziona.
Si rinnova il mito della creatura ingenua e innocente, in fin dei conti vittima delle brutture del mondo circostante e plasmato dalla violenza insita in esso. Il messaggio ormai arcinoto non compromette il piacere della visione, questo semmai si perde un poco in alcuni snodi dello script non proprio centrati, tuttavia quest'ultima versione di Frankenstein - in cui non mancano la sequenza della bimba al lago e quella del non vedente- si può considerare migliore di tante altre.