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IL FIGLIO DI SAUL regia di Laszlo Nemes

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marcogiannelli     8 / 10  11/02/2017 19:06:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Saul ha un figlio, ma Saul non ha un figlio. Saul è un Sonderkommando, un deportato costretto a collaborare con i nazisti. Saul scopre che un bambino è sopravvissuto alla doccia di gas, ma viene immediatamente abbattuto. Tutto sotto gli occhi di Saul, e da qui parte la scintilla.
La scelta registica ci presenta il viso del nostro protagonista sempre in primo piano, mentre in secondo e terzo piano c'è un mondo completamente sfocato, tanto che non vedremo niente, ma sentiremo tutto. Perché avviene quasi tutto fuori campo. E questo rende claustrofobico il film, oltre che intenso.
Tornando al film, possiamo tranquillamente dire che quel bambino rappresenta la speranza, e la speranza non può essere così cancellata. Saul sarà anche un Sonderkommado, ma anche lui presto verrà ucciso. E se quel bambino rappresentasse una nuova vita?
Il montaggio è frenetico, Saul viene sballottato da una parte all'altra e lui sembra nemmeno farci caso, sembra sempre che la morte sia vicina e lui è ormai impassibile. Lui vuole solo seppellire quel corpo, lui, in quella magnifica scena delle fosse si spoglia ed è pronto a morire senza nemmeno lottare.
E infine c'è una parte finale, con il fagotto che va, l'illusione che scivola via, e uno sguardo con un sorriso in macchina, una corsa e dei rumori inconfondibili. L'ultimo fuori campo di morte.