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ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI regia di Tom Stoppard

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     8 / 10  18/12/2015 18:15:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ingiustamente passato alla storia come uno dei più grandi abbagli del Festival, in realtà è stata l'occasione di premiare il Magritte della scrittura, Venezia di scelte inopinate e scellerate ne ha fatte sopratutto di recente ma non fu quello il caso, tuttavia quell'anno (escludendo il gioiellino della Campion) in concorso c'era uno dei più grandi capolavori della settima arte firmato Scorsese che si dovette accontentare della regia.
In scena Stoppard porta il teatro dell'assurdo si adegua allo stile rivoluzionario dello Shakespeare post Amleto che si prefiggeva di sottolinearne l'illusione del teatro, in Amleto fa un'operazione simile a quella di Enrico IV, estrapolarne una costola. Shakespeare tra le mani si è trovato uno dei più grandi attori non protagonisti della sua opera, Falstaff, riproposto anche in seguito per la gioia della Regina, Stoppard non fa altro che spostare l'obiettivo da Amleto a 2 cortigiani incanalandoli in dialoghi nonsense, intellettualmente eruditi ma che hanno il sapore di farsa, la stessa azione è soggetta ad un gioco di illusione, cambi scenici improvvisi e irrisolti, uno dei più grandi omaggi al bardo.
hghgg  18/12/2015 18:48:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E vogliamo parlare delle NON-vincite de "l'Età dell'innocenza" tre anni dopo ? In generale non dico Venezia.

Il film qui è un gioiellino, ma per appassionati di cine-teatro, meta-teatro e teatro shakespeariano altrimenti credo potrebbe risultare difficile. Roth abilissimo, Oldman grandioso.
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  18/12/2015 19:35:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scorsese quell'anno non era in concorso, non riesco neanche a criticare più di tanto l'Academy, quell'anno vinse dopo 20 anni Spielberg che rincorreva la statuetta in maniera ossessa, invece uno dei più grandi bust resta la vittoria della Paquin, che se in futuro avesse legittimato avrei anche soprasseduto ma in True Blood si è dimostrata al livello di Corinna recitata dalla Crescentini, e a rimetterci fu proprio una delle poche occasioni avute dalla Ryder, Per il resto i bambini prodigi eviterei sempre di fregiarli, spesso sono solo caratteristi al posto giusto nel momento giusto, i casi sono tanti a partire dagli anni '30 di riccioli d'oro al bambino del Sesto Senso.

Venezia più che altro con questo andamento rischia sempre più di farsi battere da Toronto che fagocita il meglio del cinema occidentale nel periodo tardo estivo, senza andare troppo lontano se ti capita Inarritu in concorso e lo snobbi completamente non assegnandogli nessuno della tua miriade di insulsi premi meriti il medesimo trattamento dai registi.

hghgg  18/12/2015 21:30:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La Ryder tra l'altro fu di una bravura incredibile in quel gran capolavoro di Marty, una delle tante percùlate dell'academy.

A questo punto preferisco Cannes, Tribeca e si perché no Toronto a Venezia.