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LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT regia di Gabriele Mainetti

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Hana Tsukishima     8 / 10  11/03/2016 04:03:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un grande film. Studiato a tavolino in maniera egregia e che lancia Mainetti e Guaglianone tra le personalità più promettenti di un cinema italiano che ritrova il coraggio di riaffacciarsi sui film di genere.
La regia é intensa nei momenti drammatici con dei primissimi piani azzeccati, furba quando c'é da coprire il budget non proprio immenso a disposizione, con una camera vibrante durante le botte da orbi, in un amalgama di staticità e dinamismo ben distribuito. La sceneggiatura invece é il piatto più forte visto che, pur mancando di una certa eleganza nel passaggio tra drammatico a comico, che rende l'opera abbastanza borderline, delinea situazioni e rimandi in maniera brillante e ben fatta. Peccato per qualche lieve debolezza a livello più didascalico della narrazione, dovuta anche credo al basso baduget, ma si parla davvero di poca cosa.
Bravi gli attori, bravo Marinelli nel ruolo dello Zingaro e bizzarre le musiche. Per quest'ultime Mainetti cercava la follia da affiancare al personaggio del succitato Marinelli e come minimo credo sia riuscito ad attirare l'attenzione. Bene ma non benissimo, insomma.
Tirando le somme, "Lo chiamavano Jeeg robot" fa alzare la testa al cinema italiano, ponendo, si spera, visto gli incassi meritati che sta facendo, le basi per qualcosa di gradevole e frizzante per il prossimo futuro.
Primosso.