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AVE, CESARE! regia di Joel Coen, Ethan Coen

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Elmatty     8 / 10  14/03/2016 09:17:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sempre molto difficile valutare i cinema dei Coen, che si distacca molto nello stile e non modo di esprimere i concetti rispetto ad altri registi.
Sinceramente non mi sono mai piaciuti tanto, però questo "Ave, Cesare" è davvero unico ed irresistibile.
Di per se questo film non ha una trama, se non minima, più che altro è un manifesto di una Hollywood e di un periodo storico molto particolare, gli anni 50. Qui vengono rappresentati il divinismo degli attori, lo stampo epico che i film avevano non ancora contaminati da esigenze di marketing come oggi, una vecchia cinematografia ancora molto legata al teatro come stile e recitazione. In più ci da un assaggio del periodo storico con i preamboli di quella che diventerà la Guerra Fredda.
Il film risulta abbastanza altalenante come ritmo ma non annoia affatto per via della confezione che i Coen hanno preparato, i personaggi sono molto ben rappresentati anche quelli che hanno un ruolo marginale.
Alcune scene sono semplicemente magistrali, altre meno.
La prova degli attori è ottima, tra cui un ispirato Clooney che per una volta si lascia le spalle la sua reputazione da divo per prendere e farsi prendere in giro con il suo personaggio. Da segnalare anche uno strepitoso Alden Ehrenreich nei panni del cowboy texano che fa morire dal ridere.
Molto bella anche la fotografia, molto evocativa di quel periodo.
L'unica cosa che non mi è piaciuto è il finale: giusto per la storia ma poteva essere gestito decisamente meglio, sembra un po' buttato li...
Insomma i Coen con questo film fanno centro, nel pieno del loro stile e un manifesto di un periodo che non esiste più.
Consigliato.

"Vorrei fosse così semplice" esilarante.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  14/03/2016 22:44:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dicono che manca di causticita' non mi sembra proprio...I comunisti post-Maccartista che mettono i loro ideali al servizio dell'Arte, gli studios gli attori Cani imposti dai produttori l'esilarante dualismo tra ebrei e cattolici per parlare sulla figura di Gesu', e' ricco di scene memorabili. Secondo me si i Coen hanno fatto centro di nuovo