atticus 7 / 10 17/01/2012 19:25:09 » Rispondi Anche Fruttero ci ha lasciati, fortunatamente resta il suo romanzo scritto in coppia col fido Lucentini. Questa trasposizione di Comencini avrebbe tutto per risultare infallibile, e per molti versi lo è davvero. Però non c'è mai vero acume dissacratorio, mai autentico cinismo, tuttalpiù uno sguardo malandrino e bonario sulle magagne di una certa borghesia torinese dedita al vizio. Il libro era più complesso nella sua furbizia, il film è furbo nella sua incontestabile piacevolezza. Strepitosi gli interpreti, soprattutto la galleria di amabili caratteristi, la tetra e caporalesca Volonghi su tutti. Come sempre, fantastico score di Morricone.