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TODO MODO regia di Elio Petri

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lukef     5 / 10  15/03/2018 18:39:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Elio Petri e Gian Maria Volontè: una coppia tanto talentuosa quanto politicamente schierata, come emerge da questo "Todo modo" e dal precedente "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto".
In entrambi la j'accuse porta nomi e cognomi (Luigi Calabresi e Aldo Moro se non fosse chiaro) e non a caso entrambi i protagonisti furono assassinati per mano di gruppi della c.d. "sinistra extraparlamentare" a pochi anni di distanza dall'uscita dei rispettivi film.
Non dico che le succitate pellicole ne siano responsabili (di sicuro portano sf*ga), ma è comunque lampante che vadano a cavalcare quel clima d'odio volto solo a perseguitare malcapitati capri espiatori, quale unica risposta alle disgrazie congenite del nostro beneamato Paese. In questo moto (medievale e inquisitorio, nonché attuale) non c'è educazione, non c'è volontà di emancipare né di spiegare, ma solo un pensiero politico misero, che nulla ha in più di un qualsiasi altro filmetto di propaganda.
C'è però una differenza sostanziale tra le due opere citate. La prima, sradicata dal contesto italiano degli anni settanta, assume una valenza artistica e ideologica autonoma e complessa; ha la grande capacità comunicativa di trasmettere il concetto di potere così bene da farlo sembrare quasi un oggetto tangibile (ammaliante, subdolo e inarrestabile).
In Todo modo, oltre a mancare l'evoluzione dall'opera precedente (dovuta quantomeno agli avvenimenti storici), latita la medesima forza evocativa, sostituita da messaggi fin troppo dichiarati. L'idea di questa cristianità malata è, forse volutamente (ma comunque pesantemente), asfissiante fin dai primi minuti, e dopo un'ora intera di Pater Noster e pareti di calcestruzzo, mi si stavano leggerissimamente chiudendo gli occhi dal sonno.
Nella seconda parte si perde un po' di sonnolenza ma anche un po' di contatto con la realtà... ne resta una ridicola rappresentazione della politica dell'epoca, incomprensibile per coloro che già non sono assuefatti da certe ideologie.
In ultima istanza segnalo una recitazione di livello, anche se certi personaggi son troppo caricaturali per i miei gusti (Mastroianni, secondo me, fuori luogo).
Ecco, mi sono dilungato sulle dolenti note, ma resta comunque un buon film. Forse è colpa mia, che leggendo i nomi dei protagonisti partivo da aspettative troppo elevate.
Tirando le fila direi: qualità buona, noia eccessiva, memorabilità scarsa.