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FUKUSHIMA: A NUCLEAR STORY regia di Matteo Gagliardi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  26/01/2018 10:12:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Buon docufilm girato da Matteo Gagliardi su idea del giornalista Sky Pio D'Elia, il quale, da più di trent'anni inviato in Giappone e quindi gran conoscitore di usanze e luoghi, decide di addentrarsi alla scoperta della verità nelle zone colpite dal disastro di Fukushima datato 11 Marzo 2011.
Un evento già da molti dimenticato ma ancora in fase di risoluzione, senza dimenticare l'impatto devastante sul territorio come in una nuova Chernobyl.
D'Elia da bravo giornalista abituato all'inchiesta diretta si reca sui posti incriminati rischiando in prima persona; la prima volta a pochi giorni dall'incidente, la seconda un paio d'anni dopo.
La sua è una relazione semplice e accessibile a tutti, coadiuvata da grafici emblematici e da inserti animati in cui si immaginano quei disperati giorni all'interno dell'impianto, tra notizie insabbiate dai proprietari dello stesso (ovvero sia la Tepco) e la compostezza di un popolo capace di evitare drammi anche davanti a una distruzione tale da evocare scenari apocalittici visti giusto in qualche pellicola.
Terremoto, tsunami e a seguire la crisi nucleare come conseguenza (anche se come vedremo non totalmente diretta) di questi due implacabili fenomeni naturali, per un quadro in cui si staglia la protesta mediante metodi altamente civili e in cui si riflette sul paradosso di un paese dapprima profondamente offeso proprio dal nucleare e quindi, su invito del suo stesso carnefice, gran sostenitore dello stesso. D'Elia non si schiera duramente ma sensibilizza a suo modo: non disdegna il particolare doloroso e sottolinea come milioni di vite si siano salvate non tanto per l'intervento dell'uomo (in alcuni casi anche eroico) ma per il casuale malfunzionamento di una valvola che ha reso impossibile il meltdown (fusione del nocciolo) evitando una catastrofe di proporzioni inimmaginabili.