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LE DEPORTATE DELLA SEZIONE SPECIALE SS regia di Rino Di Silvestro

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DankoCardi     6 / 10  10/05/2019 13:47:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il voyeurismo che caratterizzava lo spettatore degli anni '70 portò ad un inaspettato successo del filone "nazi-movie" (che, si dice, trovino il loro capostipite in Salon Kitty di Tinto Brass); punto in comune di queste becere ed economiche pellicole erano i toni cupi, che dovevano rappresentare la mancanza di speranza e l'ambientazione nei lagher...nonchè ovviamente sesso e violenza all'estremo. A differenza di film toccanti e sensibilizzanti come "Schindelr's List" i nazi-movie italiani sembravano più distaccati dal problema sociale degli ebrei e maggiormente interessati all'aspetto sadico spostando il punto di vista più in direzione dei kapò aguzzini nazisti (senza però scivolare in una celebrazione); ovviamente per venire in contro alla sete di sesso e violenza degli spettatori. Quest'opera di DiSilvestro è forse una delle meno incisive del filone anche perchè si sofferma maggiormente sull'aspetto erotico (non risparmiando dettagli di tonsura del pube) che non su quello sanguinolento, tuttavia conserva una buona atmosfera. Voglio premiarlo con la sufficienza anche in onore del cinema popolare che rappresenta e che oggi non esiste più!