Goldust 5 / 10 04/12/2023 16:42:47 » Rispondi Ormai ho catalogato Vinterberg come un autore discontinuo e questo suo lavoro lo lascerei tranquillamente tra i suoi dimenticabili: questa volta il regista danese porta le lancette del tempo indietro ad un'epoca post sessantottina per raccontarci le gesta di una cerchia di individui che condividono vita, amori e tragedie. Lo fa con sguardo indagatore ma anche infarcendo il racconto di banalità ( il tradimento professore - allieva ) e leggerezze narrative ( sappiamo poco delle storie personali della maggior parte degli inquilini della Comune ), polarizzando il racconto sui destini della coppia Erik - Anna. Per quanto l'intensità delle recitazioni, specialmente della Dyrholm, non sia mai in discussione, il risultato finale è fin troppo retorico per un autore di questo livello, che non rinuncia al colpo di scena in extremis
per dare alla storia un significato più struggente del dovuto. Alla base di tutto il racconto c'è però un errore mortale, che a livello logico ne mina la portata
può una persona che si macchia di adulterio, un letterato per di più, accettare che la nuova compagna entri nella Comune insieme alla ormai ex moglie? Si può essere più stupidi?