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13 HOURS: THE SECRET SOLDIERS OF BENGHAZI regia di Michael Bay

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Filman     5½ / 10  17/02/2018 15:24:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Analizzandolo criticamente, 13 HOURS: THE SECRET SOLDIERS OF BENGHAZI pare facile collocarlo nella più ultima trasformazione del genere di guerra: il campo di battaglia diventa soprattutto tattico, le azioni e il modo d'agire in loco assumono un aspetto sotto-traccia, la recezione sensoriale della guerra viene esaltata e assume un valore anche endo-percettivo. Non trattandosi dunque di un film appesantito dalla guerriglia classica, quanto un film costruito dalla sua incombenza, le pecche del film sono tutte alla radice: la suspance non raggiunge mai grandi livelli, la situazione oltreconfine viene accarezzata poco e poco verosimilmente e le manovre politico-militari non vengono mai tirate in causa. L'incapacità del film di sorprendere lo spettatore comprende anche la tecnica di Michael Bay, dal quale almeno ci si aspetterebbe una vorticosa artificiosità dell'azione, considerandolo non il massimo della costruzione narrativa, e che invece contribuisce a rendere insipido il film. Inoltre, essendo l'aspetto bellico-fisico non più così importante va considerato anche il peso umanistico, soprattutto in un contesto corale come questo, ma è anch'esso altrettanto insoddisfacente per carenza di singolarità nei personaggi, nei loro caratteri, nelle loro indoli e nelle loro storie. Che un film così nasconda anche un interesse per l'aumento delle forze armate in luogo straniero o per l'interventismo cambia, a questo punto, molto poco.