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LA DOPPIA VITA DI MAHOWNY regia di Richard Kwietniowski

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The Gaunt     6½ / 10  15/05/2016 21:18:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Come classificherebbe il brivido del gioco in una scala da uno a cento?" "Cento."
"Aldifuori del gioco, qual'é stato il suo brivido più grande?" "Venti"

In fondo è tutto qui, ridotto alla sua semplicità per quanto aberrante, il motivo della compulsione al gioco di Dan Mahowney. Per tutto il film il protagonista non offre mai una spiegazione sul perchè di questo suo problema, ma sono le sue azioni ed il piatto quotidiano a farcelo intuire. Un buon lavoro in una banca, una ragazza che lo ama, nessun tipo di problema se non fosse per il gioco. Né alcool, tanotmeno droghe o donne. E' una fuga dal quotidiano, fatto di truffe e conti truccati nel suo ambito lavorativo per nutrire il proprio demone. Forse è per questo che la scelta stilistica è stata quella di utilizzare toni dimessi e spenti, rifuggendo ogni tipo di isteria e seguendo il percorso ascetico ed alienante del personaggio principale, intepretato da un ottimo Hoffmann. Tale scelta si riflette però in una regia alquanto anonima e soprattutto in una eccessiva freddezza emotiva.