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LA FORESTA DEI SOGNI regia di Gus Van Sant

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Filman     6 / 10  09/12/2018 16:00:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esistono alcuni film che nascono suddivisi in due racconti paralleli e sincronizzati, uno incaricato del racconto base, lineare e coeso, ancorato alla realtà dei fatti e alla plausibilità di essi, e l'altro conduttore delle redini interpretative ed artistiche del primo, che a volte lavora in chiave metaforica. Spesso la volontà di chi elabora questi soggetti è quella di un autore che decide di scindere anima e corpo di una storia normale, per esplorarne il significato oltre che esporne la superficie narrativa. Difficilmente il risultato è dei migliori. THE SEA OF TREES prende una storia triste e comune, un dramma matrimoniale il cui lato tragico pare infinito, e lo accosta ad un viaggio al limite del metafisico, cercando in questo dualismo narrativo un comune senso di desolazione e sopravvivenza. A dispetto di un dramma principale tutto sommato buono nel suo essere estrinseco vi è un viaggio spirituale troppo poco riflessivo ed esplorativo nel suo essere intrinseco. La cosa più interessante è l'aver reso facilmente commerciabile e digeribile questo formato poco adatto al grande pubblico attraverso una singola storia fatta di salti spazio-temporali, cifra stilistica tanto cara a Gus Van Sant e al suo sentirsi un regista moderno. Ma ciò non toglie che da una delicata operazione di scissione tra semiotica e semantica si è arrivati al vendere due tristi e pesanti drammoni al prezzo di uno come se fossimo al mercato coperto.