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THE WITCH - A NEW ENGLAND FOLKTALE regia di Robert Eggers

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  28/04/2016 11:11:03 » Rispondi
Nell'America coloniale del 1600 William e Katherine vengono banditi, insieme ai cinque figli, dalla comunità in cui vivono a causa delle divergenze tra cattolici e puritani.
Lo sparuto gruppetto si rifugia al limitare di una sinistra foresta dove tenta di ricostruire la propria vita. All'interno della selva però sembra abitare qualcosa di pericoloso, forse addirittura una strega, come sembra suggerirci la prima sequenza da brividi.
La presenza malefica non tarderà a mostrarsi senza che il debuttante Robert Eggers ricorra ad un'ostentazione nuda e cruda. In antitesi con l'episodio scatenante, di matrice puramente horror, "The Witch" si incanala su binari sotterranei in cui il non detto sovrasta l'iperbole visiva. Il malessere e l'oscurità si respirano nell'aria, in subdola attesa della loro preda.
La fotografia grigiastra e la bravura degli attori (su tutti i giovani Anya Taylor-Joy e Harvey Scrimshaw) contribuiscono non poco a creare un clima di ancestrale timore, in cui svolge un ruolo fondamentale l'ottusa esaltazione della fede contrapposta a superstizioni folkloristiche. Le due convinzioni danno luogo ad un mix altamente dannoso in cui amore e comprensione reciproca, tipiche di ogni sano nido famigliare, vengono sostituite da odio e sospetto. Eggers dimostra quanto sia pericoloso il fanatismo religioso, utilizzando il proprio microcosmo rurale per creare un isolazionismo degradante in cui la sottile linea tra bene e male si assottiglia sino a fondersi in una folle amalgama.
Sorprendente ed oscuro, "The Witch" accusa qualche sbavatura nell'epilogo dove si tende a spiegare forse un po' troppo, soprattutto dopo aver giocato mirabilmente in sottrazione fornendo solo appigli religiosi e simbolismi (spesso di carattere satanico), attraverso i quali non è facile destreggiarsi al fine di scindere la realtà dalla mera suggestione.