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THE QUIET HOUR regia di Stephanie Joalland

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     3½ / 10  19/07/2016 09:44:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'invasione aliena è un semplice pretesto, della stessa ci verrà rivelato poco nulla. Astronavi madre immobili nel cielo (come ormai visto in centinaia di film) e navette di pattuglia a rastrellare e ripulire la superficie terrestre dalla presenza umana. Questo è lo scenario di natura apocalittica proposto, con l'umanità decimata.
Come facciano a resistere asserragliati in un'isolata fattoria, fratello (non vedente) e sorella, entrambi poco più che adolescenti e armati solo di un vecchio fucile, è un mistero. Ma tant'è, ed appare subito chiaro che di omini verdi ed esseri dagli occhi insettoidi a Stephanie Joalland non possa fregare di meno. Alla regista/sceneggiatrice importa sviluppare le dinamiche tra i due ragazzi alle prese dapprima con un ospite indesiderato, e a seguire con una banda di brutti ceffi.
Purtroppo il film, dopo un'introduzione interessante, naufraga miseramente. Va bene il cinema a basso budget, ma senza idee non si va da nessuna parte.
E qui dire che le idee latitano è un eufemismo: la storia è di un noioso allucinante, non evolve mai e i presunti colpi di scena lasciano completamente indifferenti. I personaggi sono scritti malissimo, poco più che figurine i tre principali, addirittura ombre i loro antagonisti, tra l'altro guidati da una leader ridicola a dir poco.
C'è un'imbarazzante definizione dei rapporti umani, mentre se si voleva puntare sul lato action anche qui si casca male, visto che poco o nulla merita di essere ricordato nonostante un impianto da home-invasion molto adatto alla creazione di un clima tensivo. Ovviamente anche gli attori pagano dazio e sembrano vagare spaesati sul set.
Film davvero brutto: ricco di forzature e di passaggi improponibili. Il finale poi è veramente il peggio del peggio.