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DAUNBAILO' regia di Jim Jarmusch

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elio91     8½ / 10  14/09/2010 13:25:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trama semplice: 3 uomini diversissimi tra loro si incontrano in prigione e si ritrovano a scappare. Ma è come ci viene raccontata questa storia a farci innamorare di Daunbailò o Dawn by law che dir si voglia,in maniera minimalista nei dialoghi,con un bianco e nero pulitissimo pur essendo ambientato all'interno di situazioni e ambientazioni di degrado,di infelicità. Si ha la sensazione che la regia non esista affatto pur essendo un'opera di ampio respiro,con pochissimi movimenti di macchina e spazi lunghi in cui i 3 galeotti si muovono.
Jarmusch dirige un film magico in tutti i sensi,che semba essere il contrario di tutto ciò che potrebbe essere una commedia con 3 evasi in fuga. Le gag,il ritmo e i dialoghi sono di quanto più lontano possa essere dalla comicità normale,molte situazioni sono improvvisate. Ma c'è questa sensazione fortissima di vedere un quadro in movimento,un affresco che sotto i nostri occhi vive di un'umanità sincera e poco cinematografica nel senso tradizionale del termine. La scelta degli attori principali conferma questa idea che Jarmusch faccia di tutto per creare qualcosa di profondamente diverso e unico,con 2 musicisti che interpretano la parte delle due facce della stessa medaglia e un attore italiano che per la prima volta sbarca in America e che si potrebbe dire la catenina della medaglia,il collante che tiene unito il gruppo (che è lontanissimo dall'esserlo eppure lo diventa lentamente e in maniera inconvenzionale).
La prima mezz'ora,tranne qualche piccola apparizione del nostrano Benigni,non è da commedia e delinea una realtà infelice,di una calma inquietante. Tutto sarebbe stato di una noia mortale continuando così, però. E allora con l'arrivo di Bob in prigione il tutto assume toni più ironici e il film diventa ancora più sognante e fuori dal mondo,incredibilmente affascinante nei suori ritmi,movimenti di macchina e nell'inglese maccheronico di Benigni,il vero motivo per cui bisogna assolutamente vedere Daunbailò in inglese. Il vero motore del film è proprio lui con le sue battute,alcune divenute tormentoni altre geniali nella loro improvvisazione (come il racconto della madre mentre cucina il coniglio). Dei 3 compagni improvvisati di viaggio,Bob è l'unico che troverà ciò che cerca forse per la sua onestà,per il suo essere un marziano più che un italiano. Sincero già dall'inizio (lui si considera colpevole rispetto agli altri 2 in maniera sincera) è proprio Bob Benigni la bussola che porterà fuori dai guai la combriccola.
Portando elementi autobiografici sia del regista che dei 3 attori,l'opera di Jarmusch resta ancorata alla realtà pur estraniandosene nei toni.
è incredibile come Daunbailò riesca a colpire,forse per il suo essere improntato su stili e ritmi del tutto unici e senza compromessi. Forse per la già citata umanità che trasuda il tutto o per lo svolgimento non convenzionale. Eppure la scena del ballo sgangherato tra Benigni e la Braschi,innamorati nel film ma anche nella vita vera,riesce ad incantare noi insieme a Jack e Zack. C'è un alchimia magica,qualcosa che rende questo film speciale e che ti tocca dentro eppure ancora non riesco ancora a capire cosa diamine sia...