kowalsky 7½ / 10 02/06/2016 23:50:02 » Rispondi Nuovo, riuscito Realismo nel cinema italiano. Un film umano, doloroso ma asciutto, sorprendente e rigoroso nella sua indipendenza formale. Bello, molto. Si direbbe la risposta italiana al cinema sociale dei fratelli Dardenne, in effetti Daphne qualcosa di Rosetta (del film belga) ce l'ha. Lo spettatore prova empatia per la protagonista senza per questo riuscire ad assolverla, e questo succede di rado nel cinema. Parecchi frammenti del film sono di prim'ordine, sembra di rivivere il climax del miglior Amelio, del primo Soldini. Piu' convenzionale verso l'epilogo, Fuga come via di incertezza, elaborazione di una liberta' che significa riscatto morale e altro, ma che ai nostri occhi sa di illusione antidetentiva. Non a caso si cita liberamente l'ultimo fotogramma del "Laureato" di Nichols. Ma al di la' di tutto, questo e' un film sincero come pochi, e merita di essere segnalato e discusso