kowalsky 8 / 10 29/05/2016 01:27:19 » Rispondi Dopo il quasi imbarazzante "Gli amanti passeggeri" e altri film irrisolti, di transizione, torna un Almodovar che abbiamo sempre amato molto, capace di immergersi in un cinema Vecchio che sembra nuovo, con la fluidita' di un racconto che esprime la catarsi dal passaggio della gioventu' alle scelte a volte amare della maturita'. Il film a tratti e' immenso, grazie al pathos delle pagine di Alice Munro, sostenuto da certi fotogrammi che comunque mettono in rilievo l'impronta narcisista ma affascinante del grande regista spagnolo. Max Ophuls, Hitchcock, Sirk, Fassbinder sembrano i fautori credibili di questo moderno melo', con la conoscenza materna e affettiva di un mondo femminile che il regista sembra conoscere fin troppo bene